La stagione 2024 di Formula 1 è stata piena di sorprese e certamente una delle più interessanti è stata la crescita prestazionale della McLaren. A inizio stagione sembrava di star vivendo il replay del 2023, con una Red Bull dominante e pronta a vincere il campionato il prima possibile. Poi l’impero di Christian Horner ha iniziato a sgretolarsi e, piano piano, è emersa la superiorità della McLaren, che è riuscita a far crescere la propria monoposto fino a farla diventare la più competitiva in griglia. Dal round di Imola, Lando Norris e Oscar Piastri hanno iniziato a mettere sotto pressione la Red Bull, già indebolita dall’addio di Adrian Newey, il mago dell’ingegneria, e dalle voci che vedevano il team principal Horner sotto accusa di molestie, arrivando poi a vincere dal round di Miami, quando Lando Norris ha dominato sul resto della griglia.
La seconda vittoria per il team papaya è arrivata a Budapest, questa volta con l’australiano, seguita da quella a Zandvoort del suo compagno di squadra e da un’ulteriore affermazione a Baku, dove la monoposto papaya ha dominato in lungo e in largo. Lando Norris ha poi vinto anche a Singapore, per concludere la stagione davanti a tutti ad Abu Dhabi dove è arrivata anche la vittoria del titolo riservato ai costruttori, battagliato fino all’ultimo con la Ferrari. Ciò che per la squadra di Woking sembra aver fatto la differenza però è il famoso “mini DRS”, una trovata geniale dei progettisti della McLaren per portare più velocità alla fine dei rettilinei. La squadra di Stella infatti aveva proposto un’ala a basso carico con un giochetto che permetteva alla monoposto di ridurre la resistenza nei tratti ad alta velocità con la deformazione del profilo dell’ala stessa.
Dopo il GP di Spa e di Monza, ma soprattutto dopo la gara di Baku dominata proprio da Oscar Piastri, gli occhi puntati sulla McLaren erano parecchi, dubbiosi della legalità della soluzione proposta dagli ingegneri di Woking vista soprattutto la difficoltà delle altre vetture nell’avvicinarsi minimamente nonostante il DRS spalancato. Dopo tante speculazioni, la scuderia decise di smettere di utilizzare questa specifica, tornata negli argomenti più piccanti del circus dopo la pubblicazione del regolamento tecnico per il 2025. Come spiega Motorsport.com infatti, è stato ridotto lo spazio applicabile tra il flap chiuso e aperto e il profilo dell’ala, specificando inoltre che ci possono essere solo due posizioni di movimento. Ciò significa che dal 2025 il “mini DRS” sarà sicuramente illegale, mentre lascia in sospeso quello che concerne il 2024: specificandone adesso l’irregolarità, sembra allora che fino alla passata stagione ci fossero più opzioni di utilizzo e che quindi il giochetto della McLaren non fosse del tutto illegale, anzi.
Sui social le opinioni sono già tantissime, da chi punta subito il dito contro Norris e Piastri e si lamenta del fatto che mentre la FIA ammette l’illegalità di uno strumento che è stato sicuramente impattante nella costruzione del campionato della McLaren, consegna i trofei alla squadra durante le premiazioni annuali in Ruanda. Certo è che la squadra di Woking non ha vinto il titolo solo grazie al mini DRS, ma la puntualizzazione del regolamento del 2025 fa sicuramente storcere il naso, anche perché i tifosi della Ferrari sono già pronti a parlare dei passi indietro fatti fare alla rossa nel passato quando qualcosa non tornava.