Manuel Poggiali è entrato fisicamente a far parte del team ufficiale Ducati a Valencia, durante la festa per il secondo titolo di Pecco Bagnaia. Nello specifico l’ha fatto avvolto nello scotch da pacchi com’era successo a Cristhian Pupulin (ex capotecnico di Jack Miller) che, passato in KTM a fine 2022, era stato portato agli austriaci dagli uomini di Borgo Panigale come si fa con un prigioniero di guerra. In questo caso però, oltre al nuovo incarico di coach all’interno del team ufficiale, Poggiali continuerà a lavorare anche per Gresini, ruolo che ricopre da quando Nadia Padovani ha preso in mano l’azienda. Il due volte campione del mondo consiglierà Bastianini, Bagnaia e i fratelli Marquez con l’occhio esperto di chi i mondiali li ha vinti in pista, con l’obiettivo di abbassare quel mezzo decimo rivedendo di un nulla l’interpretazione di curve e cambi di direzione. Roba che in questa MotoGP diventa quasi fondamentale.
In una breve intervista a San Marino RTV, Poggiali è tornato a parlare del finale di stagione, a partire da quando il Direttore Generale di Ducati Corse gli ha offerto l’incarico: “Sono molto orgoglioso e contento di aver avuto questa possibilità da Ducati, quando Gigi Dall’Igna me l’ha proposto ero quasi incredulo”, le parole Manuel. “È successo mentre ero sui campi di gara, ero tutto concentrato sul momento. È stato un fulmine a ciel sereno che però, fin da subito, mi ha fatto capire che stavo comunque facendo bene il mio e che c’era la necessità da parte loro di avere una figura come la mia, non ci abbiamo messo troppo ad accordarci”.
Per Poggiali il 2024 sarà un anno da affrontare con i ritmi del doppio lavoro, specialmente perché la competizione tra le due squadre che si ritroverà a seguire sarà altissima fin da subito: “L’anno prossimo avrò davvero un bel da fare, specialmente con i due “miei” nuovi, quindi Pecco e Marc. Però sono pronto e consapevole del valore che posso portare a casa. Sarà un mondiale difficilissimo, ogni i anno lo è sempre di più, però abbiamo le spalle larghe e sgomiteremo per essere lì dove meritiamo di essere”.
Il punto è che per Bagnaia difendere il titolo sarà forse il compito più difficile da quando corre in moto. Enea Bastianini è in forma, Jorge Martín vuole riprovarci, Marc Marquez guida una Ducati e anche in VR46 non hanno nessuna intenzione di rinunciare al podio. A questo poi si aggiunge il resto dello schieramento, con i giapponesi aiutati dalle concessioni e le altre case europee fermamente intenzionate a fare l’ultimo passo verso Ducati: “Pecco avrà tanti, tanti avversari. Prevedo una stagione molto complicata, tra i piloti Ducati in questo momento non escluderei nessuno. Non sottovaluterei neanche la concorrenza: KTM sta facendo un ottimo lavoro, Aprilia è una realtà consolidata e con le concessioni alcune cose saranno più facili, mentre Ducati ha qualche paletto. Ci può anche stare per lo spettacolo, ma tarpare le ali nella sperimentazione e nell’innovazione è sempre uno scenario strano, sono comunque convinto che faremo bene”.
Da segnalare che a dividere quei metri di bordo pista con Manuel ci sarà anche Andrea Migno, impegnato però nel team VR46 per seguire Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio. Non è da escludere poi che, nei prossimi mesi, ci saranno nuovi annunci in questo senso.