Un pensiero su Marc Marquez ce lo farebbe chiunque. Il punto da cui partire è questo qua per commentare l’ultima uscita pubblica di Marc Marquez: “Il mio futuro? Posso scegliere tra diverse opzioni, ma per adesso non ci penso”. E’ chiaro che non c’è strategia, è chiaro che non è un modo politico per mettersi sul mercato e che è tutto sicuramente vero. Il motivo è quello spiegato all’inizio: un tentativo di portarsi marc Marquez nel box lo farebbe chiunque.
Le opzioni impossibili
C’ha provato Honda, anche con una nuova offerta faraonica, e pare c’abbia provato pure Yamaha, sempre puntando sull’aspetto economico. Ma il denaro, che per il momento è tutto ciò che entrambi i marchi giapponesi possono garantire, non è ciò che ingolosisce l’otto volte campione del mondo. Vuole vincere e non perde occasione per ripeterlo e vincere adesso con Honda e Yamaha è impensabile. Però sono opzioni da mettere nel calderone pure quelle. L’altra opzione assolutamente improbabile è quella di appendere il casco al chiodo. Marc Marquez non ha nascosto di averci seriamente pensato più volte negli ultimi anni, ma passando al Team Gresini ha voluto dare un’altra opportunità al suo talento, dimostrando a se stesso e a chiunque avesse ancora dubbi di saper ancora andare veramente forte e poter vincere.
Le opzioni improbabili
Non tornerà in Honda, non prenderà in considerazione Yamaha e non deciderà di smettere, quindi. E su questo non ci sono spiragli. Qualche spiraglio, invece, potrebbe averlo la possibilità di diventare il punto di riferimento di un progetto totalmente nuovo. Il riferimento, è chiaro, è all’ipotesi di un ingresso in MotoGP di MV Agusta, con il supporto di KTM e RedBull e base economica stratosferica per imporsi sin da subito. Siamo, però, quasi nel campo della fantascienza, visto che nel 2027 la MotoGP cambierà radicalmente e chiunque fosse davvero interessato a farne parte avrebbe tutta la convenienza del mondo a aspettare due stagioni, lavorando sin da subito a un prototipo che risponda già alle caratteristiche richieste dal nuovo regolamento. L’arrivo sin dalla prossima stagione di MV, quindi, così come quello di BMW, è più una suggestione che qualcosa di realmente possibile. Così come non sembra probabile anche l'opzione secondo cui Marc Marquez prenderebbe il posto di Jorge Martin in Pramac, se l'accordo tra Pramac stessa e Ducati dovesse essere rinnovato.
Le opzioni possibili
Di realmente possibile, invece, ci sono l’eventuale passaggio in KTM o addirittura in Aprilia. Paradossalmente il marchio italiano potrebbe essere in vantaggio, visto che KTM, dopo il rifiuto dello scorso anno, ha un po’ mollato la presa su Marc, puntando tutto su Pedro Acosta. E’ chiaro, però, che Beirer e gli altri del marchio austriaco, soprattutto con la spinta di RedBull, ci proveranno ancora, ma senza forzare più di tanto, anche perché ha già più piloti che moto per il team ufficiale. Chi ci proverà sicuramente è anche Aprilia, ma rispettando una regola che a Noale è sacra: non si faranno follie economiche. L’Aprilia è, da un punto di vista tecnico e delle performance, una moto che potrebbe far gola a Marc Marquez, che quindi ci penserà su magari qualche giorno in più. L’impressione, però, è che alla fine sarà un “no, grazie”. Niente contro Aprilia, ma solo la consapevolezza di essere arrivato ormai a 31 anni suonati e che ricominciare da capo, con la seconda nuova moto in due anni, potrebbe richiedere rinnovata pazienza. E Marc Marquez, come ripete sempre, vuole vincere subito.
Le (uniche) opzioni concrete
Le opzioni concrete, quindi, sono quelle che restano. E muovono da una certezza che, almeno per adesso, difficilmente sarà smentita: Marc Marquez continuerà a guidare una Ducati (probabilmente per tutto il resto della sua carriera). L’otto volte campione del mondo, che questo lo sa già benissimo, ha quindi provato a alzare la posta: “voglio una ufficiale”. I risultati dicono che se la merita, ma lo dicono pure per Jorge Martin e per Enea Bastianini. In Spagna tutte le testate di settore danno per scontato che il 93 affiancherà Bagnaia nel Team Lenovo, ma di scontato, in verità, c’è altro: Gigi Dall’Igna non lascerà scappare Marc Marquez. L’ingegnerissimo italiano è consapevole di non avere bisogno del 93 – perché tanto le sue moto vincono lo stesso – ma è consapevole pure che favorire una permanenza in Ducati – magari cedendo qualcosa – lo terrà lontano da altri box, dove sarebbe avversario fin troppo ostico. La scelta quindi ricadrà su Marquez? Non è detto! In ballo, infatti, c’è il rinnovo dell’accordo tra la stessa Ducati e Pramac e se la squadra di Paolo Campinoti cederà alle sirene di Yamaha, Ducati avrebbe due Desmosedici identiche alle ufficiali da mettere a disposizione. Una finirà nel Team Pertamina Enduro VR46, e quasi certamente continuerà a guidarla Marco Bezzecchi, l’altra, invece, finirebbe in Gresini e sarebbe il grimaldello perfetto per tenere Marc Marquez e anche per superare la questione sponsor. L’otto volte campione del mondo, infatti, è legato a doppio filo a RedBull, mentre Ducati ha Monster Energy tra i principali sponsor. Non è problemone, ma è comunque un problema. Risolvibilissimo proprio proponendo a Marc Marquez di restare dove sta, ma con una moto identica a quella dei piloti ufficiali e con ancora più sostegno da parte di Ducati stessa. Non sarà come correre per la squadra factory, ma sarebbe comunque qualcosa che a Marc Marquez potrebbe interessare e non poco, visto che in Gresini è già tutto perfetto anche sul piano dei rapporti umani. Al di là delle affermazioni sull’avere tante opzioni per il futuro. L’impressione, infatti, è che lo opzioni concrete sono solo due: passare nel team ufficiale al fianco di Pecco Bagnaia o restare in Gresini, ma con qualche grossa garanzia in più.