Se ci fosse il premio per il pilota dell’inverno andrebbe, per la prima volta dopo vent’anni, a Marc Marquez. Se in passato buona parte dell’attenzione mediatica a moto ferme veniva riversata su Valentino Rossi, adesso è diverso: il fuoriclasse su cui non puoi fare pronostici ora è lo spagnolo, che dopo tre stagioni lontano dal titolo vuole riprovarci sul serio. Il fisico sembra reggere, il punto interrogativo semmai è la moto, esattamente il contrario rispetto ad un 2022 in cui Honda pareva pronta a farla da padrone. Nel frattempo Marc Marquez ha cambiato modo di comunicare: mostra allenamenti, giornate in moto, shooting promozionali. E tra poche settimane Amazon Prime Video lancerà All-In, il documentario in cui lo spagnolo racconta la sua lunga stagione tra l’operazione chirurgica negli Stati Uniti e il ritorno in pista.
I grandi favoriti per la stagione MotoGP 2023
In cima alla lista dei favoriti c’è Ducati, determinata a prendersi di nuovo tutto: hanno la moto, i piloti e l’esperienza. C’è poi la Yamaha, che almeno a giudicare dalla presentazione sembra aver lavorato molto sulla M1, e c’è Marc Marquez, anche lui piuttosto dipendente dal lavoro dei giapponesi. Se Fabio Quartararo lo si può inquadrare più o meno facilmente - veloce e concreto, con qualche limite solo nel finale di ogni stagione - con Marquez è più difficile. Enea Bastianini dice che “Per anni Marc è stato il riferimento, ma ora il livello si è alzato”, eppure esattamente come ai tempi di Valentino Rossi non si può fare un pronostico su di lui. Così, mentre si allena al Red Bull Athlete Performance Center in Austria, Marquez mette in mostra anche la sua capacità di respirare. E lo fa con l’attitudine di chi, sotto sotto, pensa di farlo in un modo che è fuori dal normale. “Vorrei lottare per il titolo”, ha raccontato a teledeporte.es. “Questa è una nuova sfida perché fino al 2020 la mia carriera è stata idilliaca, un letto di rose. Ora ho vissuto anche l’altro lato della medaglia tra infortuni e cose così. Non è facile, è stata dura. Sono obbligato a prepararmi al meglio per raggiungere il massimo e poi andare in guerra”. Staremo a vedere, che probabilmente è quello che pensano anche gli altri piloti. Perché avere un Marc Marquez vincente farebbe bene a tutti, basta che non esageri.