No, non è Jorge Martín il favorito in Australia. Dietro di lui, a mezzo secondo in qualifica e qualcosa di più nella Sprint, c’è Marc Marquez: stesso passo, altra ambizione. Perché se Jorge oggi si è portato a 16 punti da Pecco Bagnaia e ha la sola priorità di avvantaggiarsi, Marc può dare tutto in gara, rischiando una caduta che invece sarebbe disastrosa per il connazionale. Stranamente però, nella terra in cui stelle e orari sono rovesciati, Marc Marquez inverte anche le sue abitudini, producendosi in un’inaspettata seconda piazza in qualifica e in una partenza disastrosa: “Quando il vento spinge così in curva 1 devi essere molto, molto attento”, ha raccontato a Sky dopo la Sprint del sabato. “Io ho fatto un piccolo errore proprio in curva 1, in partenza, non ho calcolato bene la staccata perché quando devi sganciare il device devi farlo più forte e quello è stato un errore mio. Quando poi sono andato largo sentivo il vento spingere tantissimo e ho preferito chiudere la curva senza rischiare troppo, anche se ho perso sette o otto posizioni. Abbiamo fatto un bel comeback e fatto un secondo posto che guardando il passo era la posizione giusta ma se avessimo fatto un primo giro normale dietro a Jorge avremmo lottato con lui fino alla fine”.
A questo punto Giovanni Zamagni gli chiede se è dispiaciuto e lui, per la prima volta quest’anno, ammette di sì, di avere obiettivi diversi anche rispetto ad un paio di gare fa, quando un podio sarebbe stato un regalo enorme: “Sì, sono dispiaciuto perché ho sbagliato. Se sei un pilota che vuole sempre di più, un perfezionista, è normale rimanerci male. Ho sbagliato tante volte la qualifica per poi fare un primo giro, oggi invece ho fatto un errore al primo giro. Dobbiamo stare attenti a tutto questo e provare a fare una bella gara”.
Poi, prima di andarsene, fa un’altra cosa che quest’anno è piuttosto nuova: si mette tra i favoriti. Invece di dare Bagnaia e Martín come i papabili vincitori e lui come terzo incomodo, Marc punta direttamente alla vittoria, a patto di riuscire a scegliere la gomma giusta: “Per domenica dobbiamo capire bene la gomma con Michelin e il team, secondo me al posteriore dobbiamo scegliere tra la soft e la media. Ma è vero che se facciamo bene quei due o tre giri a inizio gara in cui Jorge Martín è molto veloce poi possiamo restare con lui, ma resta un’ipotesi. Se corressimo una gara di rally, senza scia e senza niente, Martín vincerebbe. Vediamo però cosa succede”.
La sensazione è che domani, alle 05:00 italiane, vedremo un Marc Marquez di nuovo in all in, gloria o ghiaia. E farlo sapere a Martín per Marc è parte del gioco.