Marc Marquez ha viaggiato svelto tra le curve di Misano nel lunedì dei test. Veloce al mattino, veloce al pomeriggio, in mezzo una scivolata innocua: “Mi piacerebbe sentire la pressione, perché con la pressione di ieri mi sono trovato bene. Quando non c’è, come oggi nel test, mi rilasso troppo. Per esempio oggi ho sbagliato in curva 2: dopo pranzo, al secondo giro ho perso la concentrazione, sono salito sul cordolo dove non si dovrebbe neanche andare e sono andato giù”.
Mentre Bagnaia siede con Casey Stoner per trovare soluzioni, lui pensa a sé stesso, a girare, impostando già da ora il suo lavoro per il test di Valencia previsto come di consueto a fine stagione. D’altronde ci aveva avvistati in Ungheria: una volta vinto il titolo penserò al 2026. Concretamente, Marc ha fatto una comparativa tra aerodinamica 2024 e 2025: “Onestamente ho fatto lo stesso tempo sul giro con uno stile di guida diverso. Ho fatto lo stesso tempo con entrambe, 1:31.0. Sembra che con una abbiamo più velocità in curva, con l’altra più stabilità in frenata. Ma si tratta solo di adattare il setup della moto all’aerodinamica, entrambe funzionano bene”.

Allo stesso modo ha provato anche un nuovo forcellone, lasciando però il verdetto in sospeso in quanto Misano, con il grip di fine weekend, diventa fin troppo facile per le moto. Quando gli chiediamo come andrà in Giappone sapendo di poter vincere il suo nono titolo mondiale, lui risponde con grande leggerezza: “Cercherò di fare le cose come sempre. È vero che è difficile perché il corpo sente che sta arrivando qualcosa di grande. E sì, so che ci sarà una conferenza stampa difficile giovedì, quando mi faranno di nuovo questa domanda”. D’altronde per questo titolo gli manca veramente pochissimo: “Ho la sensazione che la gente dia per scontato che chiuderò in Giappone, ma devo fare più punti di Alex, credo tre in più. Non è un compito facile. Alex è secondo nel mondiale, è costante, ha fatto due buone gare. Qui abbiamo fatto gli stessi punti. Quindi cercheremo in Giappone di mantenere la stessa mentalità, perché può piovere, Alex può andare molto forte. Il circuito di Motegi? Sì, mi piace. È una pista che mi è sempre piaciuta, ma anche Alex ha vinto lì tre volte”.
