L'opera più importante di Salvador Dalì è ‘La persistenza della memoria’, quadro nel quale scioglie gli orologi; l'opera più importante di Bezzecchi in Aprilia è, invece, quella di Buriram: Marco scioglie il tempo come il pittore spagnolo, si prende il terzo posto nei test e manda un messaggio a tutta la griglia. La gente però ha paura di Marc Marquez, e ad oggi è piuttosto difficile dargli torto in realtà.

Nell’ultimo giorno in Thailandia la Press Officer di Aprilia Racing, Victoria Ortega Cabrera, lancia lo spunto sulle proprie storie Instagram: Marco Bezzecchi ad immagine e somiglianza di Salvador Dalì ritratto nel box, con tanto di iconici baffetti all’insù scarabocchiati a penna, al fianco della tabella dei tempi che, nel turno del pomeriggio e senza tenere conto dei tempi del mattino, lo vedeva davanti a tutti. Il numero 72 è il nuovo arrivato nel box, ma già alcune settimane fa raccontava in un video diretto ai giornalisti cosa avrebbe portato al nuovo team: “Farò gruppo, che è un mio pregio, poi ovviamente spero di portare i risultati che sono la cosa più importante, il nostro obiettivo”. Marco Bezzecchi è un ragazzo che mantiene le promesse: dimostra sin da subito di farsi voler bene, il suo ritratto ironico ne è la prova; poi la parola passa alla pista e la storia non cambia, arrivano anche i risultati.
Ma “sciogliere il tempo” significa anche aver saputo trascinare la squadra nonostante l’assenza del campione del mondo Jorge Martin. Per la casa di Noale l'infortunio del campione del mondo è stato un cazzotto ben assestato, ma Bezzecchi sta riuscendo a far sentire meno il dolore, dimostrando di poter essere un rivale vero per le Desmosedici GP24 e GP25: il terzo tempo di Buriram, con tanto di sei decimi rifilati alla seconda migliore Aprilia, infatti, lo rende il primo in classifica tra le ‘non Ducati’.

Se Marco Bezzecchi fa bene c'è, però, chi fa ancora meglio. Il riferimento è a Marc Marquez, il pilota più in forma dei test. Dall'arrivo in Lenovo Marc sembra essere tornato quello dei bei tempi in Honda e, oggi come allora, fa tremare i rivali. È ancora presto, ma se si dovesse ipotizzare un favorito per il mondiale, al momento, non potrebbe che essere il 93. Nei due giorni in Thailandia ha dominato: mercoledì è primo e dà mezzo secondo a tutti; giovedì è ancora in testa, accarezza il record della pista, e mette due decimi tra sé e il primo inseguitore, il fratello Alex.
Proprio Alex Marquez in questi giorni ci ha avvisato: “Se ha tutto a posto ed è al 100% non puoi batterlo”. La sensazione che ha dato sin qui è proprio questa. Marc è stato inavvicinabile nel time attack e sul passo gara è stato il migliore assieme, solamente, a Bezzecchi. Gli ultimi test ci hanno dato, inoltre, altri segnali legati alla concorrenza. Tre KTM su quattro, tempi alla mano, fanno ancora fatica a giocarsi le prime posizioni. Il faro nel buio per le arancioni, in questo senso, è solo Pedro Acosta. L'unica certezza vera, al momento, è che le Ducati sono ancora davanti a tutti. Alex Marquez e Franco Morbidelli, in particolare nelle prime gare, potranno giocarsi le vittorie, parola di Tardozzi. Bagnaia, invece, ha trovato qualche difficoltà con i nuovi sviluppi, ma è difficile ipotizzarlo lontano dai primi quando si spegneranno i semafori alla prima stagionale.