Il 2023 di Marco Bezzecchi con la Ducati dello scorso anno non lascia grosso spazio all’immaginazione: sette podi di cui tre vittorie la domenica, sei podi di cui una vittoria il sabato, tre pole position, terzo posto nel mondiale. Per il 2024 è ripartito da lì, lasciandosi dietro gli infortuni di fine stagione e chiudendo primo pilota Ducati ai test di Valencia nonostante una moto nuova e non così semplice da interpretare. Gli manca un po’ di costanza e nient’altro, perché la sensazione è che l’idea di correre “senza tante pugnette”, come ha dichiarato a inizio stagione, sembra funzionare bene per lui.
A Valencia, prima di lasciare il paddock, Bezzecchi è andato nel motorhome di Marc Marquez e gli ha detto tutto quello che pensava di lui. Dritto, senza aspettare le telecamere della Dorna o il permesso dell’addetto stampa: è anche questo che serve alla MotoGP, uno che ha lasciato a casa il manuale del buon pilota per fare quello che vuole. Per celebrare questo 2023, il Mooney VR46 Racing Team ha prodotto un libro fotografico battezzato The X Season. Dentro c’è anche la lettera che Marco Bezzecchi ha dedicato alla squadra nell’anno in cui gli è stata proposta una moto migliore (e forse anche uno stipendio più alto) che lui ha deciso di rifiutare per rimanere con i suoi uomini: “L’ho sognato da quando avevo sei anni di diventare un pilota e di riuscire ad arrivare fino alla MotoGP”, si legge in qualche riga che spiega tutto. “L’ho sognato per tanti anni, da tifoso, nel mito di Vale. E poi ci siamo incontrati, proprio nel paddock. Ho mosso i miei primi passi qui anche grazie a lui, ma soprattutto, quando le cose hanno iniziato ad andare non proprio per il verso giusto e facevo tanta fatica, lui mi ha aperto le porte del suo Team in Moto2. Da subito, sono tornato a divertirmi in moto. Qui sono a casa, qui mi sentirò sempre a casa. Con tutti! Dai tecnici, ai meccanici, al management, a tutte le persone che lavorano dietro le quinte. Caro Mooney VR46 Racing Team, col cavolo che me ne sarei andato!”.
Ora resta la parte migliore, più complicata, più interessante: dimostrare di aver avuto ragione.