La cronaca secca è una sola: Jorge Martin ha vinto il GP del Portogallo davanti a Enea Bastianini e a un Pedro Acosta che si è regalato il primo podio della sua vita in MotoGP, già al secondo appuntamento. Le cose da dire, però, sono molte di più. E probabilmente se ne parlerà per giorni e giorni, perché Pecco Bagnaia e Marc Marquez si sono toccati mentre erano in piena bagarre, finendo sulla ghiaia e restando entrambi con un pugno di sabbia in mano. Di chi è la colpa? Lo diciamo subito: non ci metteremo mai d’accordo. Perché i tifosi di Marc Marquez se la prenderanno con Pecco, reo di aver incrociato con troppa foga dopo il sorpasso appena subito, mentre i tifosi di Pecco se la prenderanno con Marc Marquez, che a quanto pare ha avuto uno scarto sulla sinistra proprio mentre Pecco gli aveva ormai rimesso le ruote davanti e non poteva vederlo.
Prepariamoci, quindi, a replay e contro-replay e anche alle inevitabili mega discussioni da social che riporteranno agli anni dei duelli tra lo stesso Marc Marquez e quel Valentino Rossi che di Pecco Bagnaia è maestro e amico. Il tema Pecco vs Marquez e il loro crash di Portimao potrebbe non essere abbastanza? Bene, allora c’è anche l’altro “giallo di giornata”, che ha avuto per protagonista Maverick Vinales. Il pilota dell’Aprilia stava spingendo per tenere a distanza un Enea Bastianini in netto recupero, nel tentativo di difendere la seconda posizione, quando qualcosa è andato storto e è praticamente rimasto piantato in rettilineo dopo uno strano movimento con la gamba sinistra e la testa. Sembrava stesse festeggiando, prima di scartare verso l’esterno, finire sul verde e cadere. Dal box Aprilia, dopo la bandiera a scacchi, hanno subito raccontato che in verità non c’era nessun festeggiamento e nessun errore nel conteggio dei giri del pilota, ma un guasto al cambio della RS-GP. Poteva essere il fine settimana perfetto per Vinales e, invece, è andata nel peggiore dei modi.
Chi ne ha beneficiato è stato Pedro Acosta, che si è ritrovato già alla sua seconda gara in MotoGP per la prima volta sul podio. Il campione del mondo di Moto3 e Moto2 è andato fortissimo sin dai primissimi giri, regolando prima Marc Marquez e poi Pecco Bagnaia senza alcun timore reverenziale, con manovre al limite, frenate pazzesche e la sua GasGas tenuta a bandiera dopo ogni staccata. Un racconto, quello di tutto ciò che è avvenuto dietro, che rischia di far passare da comparsa il pilota che, invece, ha saputo essere il legittimo protagonista di giornata: Jorge Martin. Lo spagnolo del Team Pramac s’è messo davanti fin dalla prima staccata e, come ha raccontato Gino Borsoi, ha interpretato al meglio la strategia pianificata nel box. “Ho martellato dall'inizio alla fine – ha raccontato a Sky l’89 - è bello tornare a vincere dopo l'anno scorso, mi sento competitivo e so che posso farcela”.
Peccato, però, che s’è perso tutto quello che gli succedeva dietro, anche se l’impressione è che da questo momento in poi sarà l’inferno tra analisi, prese di posizioni, polemiche e accuse reciproche, soprattutto su quanto successo tra Marquez e Bagnaia. Ora, però, è di classifica che si deve parlare: quella generale, che vede Jorge Martin ora al comando e anche con già un discreto distacco, e quella di giornata, con la top five completata da Brad Binder e Jack Miller, con le KTM ufficiali.
Sesta piazza, invece, per Marco Bezzecchi, con la Ducati del Team Pertamina Enduro VR46, mentre Franco Morbidelli è stato protagonista di una caduta al primo giro e, una volta rientrato in pista, ha macinato tempi simili a quelli dei piloti di testa, pur chiudendo inevitabilmente ultimo. Il “mondiale delle giapponesi” vede, invece, ancora in testa Fabio Quartararo, oggi settimo, davanti a Aleix Espargarò, Miguel Oliveira e Fabio Di Giannantonio. Male, malissimo, infine, le Honda, nelle ultime posizioni, con Luca Marini superato addirittura da Marc Marquez, rientrato in pista e capace di chiudere sedicesimo dopo l’incidente con Bagnaia.