Al netto di qualche eccezione i media generalisti non si occupano degli sportivi. Quando succede, solitamente per i diretti interessati non è una buona notizia: può essere gossip, un’uscita infelice, un’incidente in auto. Eppure capita anche il contrario, come è successo a Pecco Bagnaia lo scorso 4 novembre quando inconsapevolmente si è preso il palco di Fratelli di Crozza.
Bagnaia non è un divo e non cerca la fama, non l’attira, parla quando serve. Dice che “Non vale la pena diventare quello che vuole la gente, ognuno dovrebbe tentare di essere sé stesso”. È uno che fa più fatica ad arrivare alla gente rispetto a tanti altri, anche considerando che nel motociclismo Bagnaia è l’italiano più vincente della storia dopo Valentino Rossi e Giacomo Agostini. Il pezzo, che trovate di seguito, è un monologo che parte dallo spot del Governo Meloni contro l’evasione fiscale. Maurizio Crozza parla di “Governo dei condoni, venti in due anni”, per poi continuare fino a spiegare che il 15% dei contribuenti paga le tasse per tutti gli altri.
Crozza inizia così il suo monologo su Bagnaia: “In questo 15% ce n’è uno che è un esempio. Lui è Francesco Bagnaia, detto Pecco, che lo scorso anno ha vinto il mondiale di MotoGP. È un mito come sportivo ma soprattutto come contribuente”. Qui compare il titolo di un’intervista realizzata da Massimo Calandri per Repubblica qualche mese fa: (“Bagnaia, giusto pagare le tasse nel mio Paese”), si legge, oltre a un breve estratto con una citazione: “Pago le tasse come tutti, è normale: giusto. Ho la fortuna di non dover fare grandi sacrifici (…) E non dimentico che c’è chi vive in situazioni difficili”.
A questo punto, Crozza sembra voler anche tirare una piccola stoccata a uno Jannik Sinner di cui per altro ha fatto un gran numero di imitazioni: “In un mondo sportivo in cui anche il più sfigato ha la residenza a Montecarlo, lui paga le tasse a Pesaro. Capito, ragazzi sportivi che avete la residenza nel famoso Principato? Bravi, bravi, continuate. Pecco le tasse le paga qui, nonostante lavori anche lui in giro per il mondo.Tra l’altro Bagnaia è quello che prima che annullassero la gara a Valencia ha dichiarato ‘A costo di perdere il titolo, non sono disposto a correre a Valencia’. Un applauso a Valencia e a Bagnaia”.
La chiusa riassume tutto: “Bagnaia… ma perché, dopo la moto, non diventi leader dell’opposizione? La butto lì eh, cazzata che mi è venuta in mente…”. Per un atleta è difficile finire sulla televisione generalista, ancora più difficile farlo senza che si parli dei suoi risultati sportivi, figuriamoci se il tema è il fisco e il programma Fratelli di Crozza. Pecco Bagnaia però è proprio questa roba qui, un esempio enorme che riesce a farsi sentire anche se cammina in punta di piedi e parla a bassa voce.