Si sono chiariti, si sono stretti la mano e poi, una volta in sala stampa, ognuno dei due ci ha tenuto a precisare che tutto era già alle spalle. Sì, Maverick Vinales e Franco Morbidelli al Mugello hanno scritto una pagina di sport vero, sportellandosi e mandandosi a fanc*lo quando l’adrenalina era in circolo e poi parlandosi e chiarendo tutto subito dopo la bandiera a scacchi. Senza fotografi, senza telecamere, ma con la consapevolezza che le corse sono anche questo: gare mandate in vacca per un contatto che si poteva evitare. Franco Morbidelli ha chiesto scusa sapendo di avere questa volta tutte le colpe, Maverick Vinales ha accettato quelle scuse e a chi voleva gettare benzina sul fuoco ha risposto con un serafico “succede, Franco si è scusato, per me è chiusa qui e pensiamo a Assen”.

Finita davvero? Neanche per sogno, perché su X è spuntato un post che avrebbe potuto essere tranquillamente di un qualche solito haters alla continua ricerca di guerre. Invece è di Aleix Espargarò. “Ancora uno e sono 27376392….” – è il commento con cui l’attuale collaudatore di Honda ha accompagnato il video dell’incidente tra Morbidelli e Vinales. Un modo per dire che al pilota italiano capita troppo spesso di essere aggressivo oltre il mite. Ma c’era bisogno? Oggettivamente no. Uno perché delle antipatie personali che sono nate nel paddock importa poco a tutti(a meno che non ci raccontino il vero motivo una volta per tutte) e due perché uno che ha fatto il pilota e che secondo molti dovrebbe prendere in mano il nascente sindacato dei piloti, dovrebbe sapere che in pista è talmente tutto sul filo che l’errore è sempre a un passo.
La lezione, questa volta, l’hanno data direttamente i due protagonisti e, modi da haters a parte, Franco Morbidelli e Maverick Vinales al Mugello hanno mostrato al mondo come dovrebbe funzionare sempre. “Ci siamo scontrati e lui è finito a terra- ha tagliato corto Morbidelli - Mi dispiace per come è finito il nostro duello, la penalità che ho ricevuto era giusta. Non è sempre facile capire quei momenti in moto, quindi mi piacerebbe vedere qualche filmato: se sono entrato, però, significa che c'era spazio, altrimenti, non sarei stato lì. Tutto quello che ho potuto fare è stato scusarmi con lui: Maverick è stato delizioso, ha capito che ero sinceramente dispiaciuto. La penalità? L’ho pagata due volte perché al primo tentativo ho sbagliato, se non avessi commesso quell’errore avrei potuto sicuramente lottare per la quarta posizione. Il rapporto con Simon Crafar? Con lui e i commissari di adesso è il miglior rapporto di sempre. E’ chiaro che ci sono e ci saranno sempre idee diverse, ma quando c'è dialogo è anche più facile capire anche le decisioni".
Assumersi le proprie responsabilità, quindi, e guardare avanti. Che, poi, è la stessa cosa che ha fatto Maverick Vinales che, pur sapendo di avere tutte le ragioni del mondo, ha preferito parlare d’altro. “Io in verità ho solo sentito l’impatto, non ho visto fino a che non ci siamo toccati – ha spiegato – Non ho avuto modo di raddrizzare la moto o fare niente, perché quando ho visto era troppo tardi. Comunque Franco è stato penalizzato e non c’è bisogno di stare a parlare di questo dopo una gara che ci ha dato indicazioni ottime e grosse speranze. E’ venuto a scusarsi? Sì, è venuto a scusarsi dicendo di aver commesso un errore, quindi discorso chiuso”. Per loro, per tutti, tranne per Aleix Espargarò a quanto pare.
