Dalla MotoGP a Verissimo, nel salotto di Canale 5 Max Biaggi racconta una versione inedita di sé stessa. Non quella del campione che ha vinto quattro volte il titolo iridato nella classe 250 e due nella categoria Superbike, ma piuttosto quella del padre di famiglia, e di uomo in generale. Nel programma di Silvia Toffanin, va in onda così un nuovo Biaggi, che ricorda lo spaventoso incidente di Latina avvenuto nel 2017, e che allo stesso tempo guarda avanti. “Cosa faccio oggi nella vita - ha detto l’ex pilota in tv (parole riportate dal quotidiano Il Mattino) -? Io sono ambasciatore di un marchio di moto nel mondo. Questo mi porta a viaggiare molto e sono sempre legato alla mia passione, ossia le moto”. Una sorta di rinascita, dunque, da quel 9 giugno di ormai quasi sette anni fa che rischiava di trasformarsi in tragedia. E a questo proposito Max ha ammesso che è stato “l’incidente più brutto che ho fatto nella mia vita. Non ho avuto conseguenze fisiche per fortuna e non ho mai smesso perché la moto rimane la mia passione”; però, una passione da non tramandare a quanto pare…
Nella lunga chiacchierata nel pomeriggio targato Mediaset, Max Biaggi ha lasciato parecchio spazio alla sua vita privata, anzi, intima. Dal ricordo del padre, colui che “ci ha creduto, io non venivo dal mondo della moto. Ma giocavo a calcio. Lui però era sempre con me e mi portava in giro”, ai suoi due figli avuti dalla modella Eleonora Pedron; con la quale, dice Biaggi (riportato da Il Mattino), “stiamo facendo un buon lavoro”. Riguardo a papà Pietro, venuto a mancare nel 2019, Max ricorda: “Quando il mio papà è venuto a mancare ero in una gara in Francia. Ho fatto un tragitto lungo e ho viaggiato tutta la notte ma sono arrivato agli sgoccioli. Noi vivevamo molto in simbiosi: poche parole ma tanto significato”. Tornando, invece, sul capitolo famiglia, a Verissimo l’ex campione ha anche affermato che “all’inizio della fine del nostro rapporto tra me ed Eleonora è stato complicato ma ci siamo applicati a far funzionare questo nucleo familiare”. E a proposito della passione da non tramandare: “Mio figlio - dice Max - non ha la passione per le moto ma io non ho fatto niente per farlo appassionare. Sono protettivo con mio figlio, troppo. Non ha neanche la bicicletta”. Dunque, scordatevi un ‘Biaggi 2’.