Mad Max è tornato: primo sotto la bandiera a scacchi all’Autodromo Nazionale Monza è passato Verstappen, che in Italia ha dato dimostrazione, ancora, del suo talento. Non ha la monoposto migliore l’olandese, anzi: la Red Bull è irriconoscibile se si pensa al potenziale dimostrato nel passato. Ma al quattro volte campione del mondo basta poco per ricordare a tutti che il re, il campione del mondo in carica, è ancora lui. Già autore di una pole position da record - letteralmente, con l’olandese che ha fatto registrare il giro più veloce della storia della Formula 1 - è riuscito a tradurre il tutto in una vittoria iconica, difendendosi dagli attacchi di Lando Norris senza commettere una minima sbavatura.

Quella del pilota della Red Bull è stata un’esecuzione da fuoriclasse, che ci ricorda bene il modo in cui è riuscito a laurearsi ben quattro volte campione del mondo. Dietro di lui le cose non sono andate fin troppo bene alle McLaren, che hanno concluso il Gran Premio d’Italia sul podio ma con l’amaro in bocca. Proprio Max Verstappen ci ha scherzato in radio, quando gli è stato comunicato l’ordine di arrivo e ha scoperto che Oscar Piastri e Lando Norris si sono scambiati la posizione a pochissimi giri dalla fine: “Ma seriamente? Solo per un pit stop lungo?” ha commentato l’olandese. E nel frattempo, la stessa domanda se l’è fatta tutto il seguito della Formula 1: cos’è successo in McLaren?

Dopo una partenza accesa, con Lando Norris che ha messo più volte la sua monoposto davanti a quella di Verstappen tentando la fuga, il britannico si è ritrovato leader della corsa quando la Red Bull ha chiamato il suo alfiere in pit lane per il cambio pneumatici. Subito dietro di lui c’era Oscar Piastri, autore di una battaglia con Charles Leclerc che ha fatto sudare freddo tutti i tifosi della rossa e della quale ha avuto la meglio proprio l’australiano. La McLaren ha optato per una strategia diversa rispetto alla maggior parte della griglia, sfruttando l’ottima gestione degli pneumatici da parte della MCL 37 e chiamando Piastri solo a qualche giro dal termine per montare delle gomme soft. Un giro dopo di lui - dopo diversi scambi di opinioni tra pilota e ingegnere - anche Lando Norris ha effettuato la sosta, che però è stata un disastro: una delle pistole per avvitare gli pneumatici si è inceppata, costringendo il britannico a rimanere per parecchio tempo fermo in pit lane.
Una volta rientrato in pista Norris si è trovato dietro al suo compagno di squadra, a cui il muretto di Andrea Stella ha chiesto di farsi da parte per ripristinare le posizioni iniziali. Un gesto che era già stato fatto dalla McLaren in occasione del Gran Premio d’Ungheria dello scorso anno, quando Oscar Piastri ottenne la prima vittoria in carriera. Al tempo però, i due piloti non si giocavano il titolo mondiale, quindi ha fin da subito fatto scalpore il comportamento dell’australiano, che non ha osato contrastare Stella e ha semplicemente alzato il piede. C’è già polemica sui social, ovviamente: se fosse proprio questa l’occasione a cui Oscar Piastri dovrà rendere conto una volta perso il mondiale contro il suo compagno di squadra?
Il Gran Premio d’Italia con questo risultato spezza la routine a cui gli appassionati di Formula 1 si erano abituati, con la McLaren sempre sul gradino più alto del podio, ma non cambia niente per i tifosi della Ferrari. La quarta posizione di Charles Leclerc arriva come uno schiaffo per la rossa, che dopo il buon inizio del weekend ci aveva davvero sperato in un risultato memorabile. Invece, nonostante i tentativi del monegasco di salire sul podio, il passo non c’era e la quarta posizione era il miglior scenario raggiungibile, come confermato dalle parole di Leclerc una volta sceso dalla vettura. Lewis Hamilton invece si è classificato sesto al suo primo gran premio italiano da ferrarista, un ottimo risultato se si analizza la parte centrale della sua stagione, decisamente in salita. Tra i due eroi di casa, la quinta posizione è di George Russell, ancora competitivo, preciso e che per la Mercedes qualcosa da riportare a casa lo trova sempre.
In settima posizione Alex Albon regala qualche punto prezioso alla Williams in una gara che, a differenza dalle abitudini, è stata sempre lineare senza neutralizzazioni. Il resto della zona punti è completata dai tre super rookies, che fanno parlare sempre delle proprie prestazioni: ottavo è Gabriel Bortoleto, autore di un weekend incredibile per la Stake, nono Andrea Kimi Antonelli e decimo Isack Hadjar. L’italiano è riuscito a rimediare al DNF della gara di Imola con un piazzamento nei punti a Monza, mentre il francese ha rimarcato il suo talento dopo il Gran Premio d’Olanda (quando è salito sul podio) guadagnando ben dieci posizioni dalla partenza. Per la Formula 1 è tempo di pausa, con il circus che tornerà in azione a Baku tra due settimane, ma nel frattempo ci sono ancora tanti contratti da chiudere e decisioni da prendere in vista del 2026.

