Dodici gare andate, eppure arrivati all’esatta metà di stagione il distacco in classifica Mondiale tra Oscar Piastri e Lando Norris è più sottile che mai. L’australiano comanda con 234 punti, ma Lando è lì, a -8, dopo che nelle ultime gare è sembrato cambiare passo, letteralmente. Oscar aveva dominato le prime sei, vincendone quattro e mettendo in ombra il compagno che, però, è tornato all’attacco riaprendo un campionato che sembrava già chiuso, specie dopo il disastro di Montreal, con tanto di harakiri sfiorato in casa McLaren.

Una gara dopo, in Austria, era toccato a Piastri lasciare tutti per un attimo col fiato sospeso: un attacco al limite, per cercare di sorprendere Lando che si involava verso la vittoria. I due si si sfiorano, ancora vicini allo scontro, tant’è che una volta tagliato il traguardo Oscar si apre in radio chiedendo solo scusa. Una rivalità che si è accesa di colpo, destinata ad animare le prossime dodici gare, ma nel box papaya tutto sembra sotto controllo perché a sentire Zak Brown, il boss della squadra, la speranza è che tutto questo possa continuare. “È davvero una lotta fantastica” ha spiegato a F1.com. “Ho trovato la gara in Austria epica, visto che tutti aspettavano con ansia di vedere quella sfida tra Piastri e Norris e loro due non hanno deluso le aspettative. Sono stati veloci, aggressivi, si sono lasciati spazio a vicenda ed è stato molto emozionante, Non vedo l’ora di vedere altre gare simili”.
Una battaglia che, almeno apparentemente, non sembra preoccuparlo: “Non è un problema – ha aggiunto Brown – e anzi è piuttosto divertente. Loro vogliono gareggiare in modo corretto, hanno a disposizione lo stesso materiale e sono trattati in modo equo. Vogliono battere le altre 19 auto in pista, compresa quella del loro compagno di squadra. Ed è un piacere lavorare così. Hanno un enorme rispetto l’uno per l’altro e il modo in cui si comportano in pista è lo stesso che hanno dietro le quinte”. E sul grande rispetto tra i due l’americano non esita a lodare anche il lavoro fatto dalla squadra: “Penso che gran parte di questo sia dovuto all’intesa che abbiamo costruito nel team, e non vedo alcun motivo per cui non possa continuare così fino ad Abu Dhabi. Spero che Norris e Piastri continuino a sfidarsi e, quando tutto sarà finito, si stringano la mano per dirsi ‘Ottimo lavoro’, prima di ripartire per la sfida dell’anno prossimo”.

Una lotta che entusiasma, capace di colpire anche gli occhi sempre attenti di Alain Prost, che di battaglie in pista ne ha vissute tante, persino con la tuta della McLaren. Il francese era a Goodwood per il classico Festival of Speed quando, intervistato dall’ex F1 Karun Chandhok durante un’apparizione sul prestigioso balcone della Goodwood House, ha parlato proprio di Piastri e Norris. “Li lasceranno liberi di lottare tra loro, il che è la cosa migliore per lo sport. Ma, se un altro pilota o team dovesse avvicinarsi, allora diventerà più complicato, anche se dubito che ciò possa accadere. Quando lottavo con Ayrton nel 1988 abbiamo vinto quasi tutte le gare e, onestamente, non ci importava nulla di tutti gli altri piloti o delle squadre”.
Ma non solo, perché seppur non abbia fatto alcuna previsione l’ex campione del Mondo ha espresso parole di grande stima verso Piastri, oltre a una bella frecciatina all’Alpine: “Conosco Piastri molto meglio perché sono stato io a spingere la Renault a prenderlo nell'Academy tempo fa, quando nemmeno lo volevano. L’avevo visto guidare in F4, in F3 e, naturalmente, in F2”. E, nelle parole del francese, c’è anche un po’ di nostalgia: “Oscar mi piace, nel suo comportamento vedo anche un po' di me. Pensa a quando fare un sorpasso e mi sembra un po' più furbo di Lando, che però non conosco bene per dare un giudizio. Non so come andrà a finire, ma questo tipo di pilota, di solito, riesce a fare più progressi. Ma in questo campionato dovrebbe vincere il migliore. Questo è tutto”.

