Ora o mai più. Si presenterà così la Ferrari al Mugello dove, il prossimo mercoledì, sarà protagonista di un Filming Day cruciale per il proseguo della stagione, per cercare di arginare, una volta per tutte, alcune delle lacune principali della SF-25. Infatti, come riportato da Motorsport.com Italia, tra i sali e scendi delle colline toscane ci sarà il debutto della tanto attesa nuova sospensione posteriore, ridisegnata con l’obiettivo di rendere la monoposto meno sensibile alle altezze da terra, aspetto che tante volte finora l’ha resa incapace di sfruttare a pieno il suo reale potenziale.

Un aggiornamento che va a completare il pacchetto già introdotto alla vigilia del GP di Austria, con il nuovo fondo ampiamente promosso sia da Charles Leclerc che da Lewis Hamilton. Al Mugello saranno presenti entrambi, per 200 chilometri - distanza massima percorribile in sede di Filming Day - che rappresentano il momento della verità per l’intera Scuderia: è toccato riprogettare l’intero programma di sviluppi previsto a inizio stagione dal momento che, intervenire sulla parte meccanica e non sulla veste aerodinamica della vettura, ha richiesto uno sforzo enorme da parte di tutto il gruppo guidato dal direttore tecnico Loic Serra.
Ed è proprio questo il motivo per cui, a dodici gare dall’inizio della stagione, Ferrari è la squadra che ha portato in pista un numero minore di upgrade rispetto agli altri top team, impegnata a cercare la soluzione a un problema ben più complesso di quel che ognuno, a Maranello, avrebbe sperato. Ad oggi, i riscontri di simulazione sarebbero stati positivi e, se confermati in pista, la sospensione debutterà già a Spa, prossimo appuntamento del Mondiale. Uno sforzo che ha alla base un solo obiettivo: tornare a essere protagonista nonostante ogni ambizione sia sfumata già in avvio di stagione, perché chiudere l’anno senza conquistare nemmeno una vittoria, l’unica tra le squadre di vertice, sarebbe un fallimento difficile da digerire.

Serve dare seguito alla reazione vista in Austria e in apertura di fine settimana a Silverstone quando, sia il monegasco che il sette volte campione del Mondo, erano stati tra i protagonisti sia sul giro secco che sul passo gara, sempre in lotta non solo con Red Bull e Mercedes ma anche con le inarrivabili McLaren. Poi la qualifica rovinata da piccoli ma pesanti errori, mentre la gara, complice la pioggia, ha reso evidenti tutti i difetti della SF-25, con Sir Lewis incapace di agguantare il podio conquistato poi, e non per sola fortuna, dalla Sauber di Nico Hulkenberg.

Un aggiornamento importante, però, non solo in chiave 2025: finire bene l’anno darebbe un boost di confidenza in vista della prossima stagione, quella della rivoluzione con il debutto delle tanto chiacchierate monoposto agili. Un cambiamento quasi epocale, ma accompagnato da tanti punti di domanda: tra questi c’è anche quello relativo alla competitività della stessa Ferrari, perché se ad essere data per favorita è la Mercedes da Maranello non filtra alcun tipo di informazione, né positiva né negativa.
Una certezza però c’è, ovvero la capacità della squadra di realizzare una vettura che possa essere competitiva sia tra le mani di Charles Leclerc che tra quelle di Lewis Hamilton e, a confermarlo, è stato proprio il monegasco a SpeedWeek: “In Ferrari abbiamo tutti i mezzi possibili per adattare la vettura al mio stile di guida e a quello di Lewis. Non lo vedo come un problema per il prossimo anno. Quel che voglio è che la macchina sia più veloce possibile, ed è esattamente ciò che vuole Lewis: il modo in cui metteremo a punto le monoposto verrà da sé. Come piloti, abbiamo tutta la libertà e i mezzi tecnici per sfruttare al meglio la vettura 2026”.
