“Devi arrivare in una pista e fare un reset”. Lo ha detto Marc Marquez a Pecco Bagnaia, subito dopo la Sprint di Barcellona, dentro il van su cui entrambi si sono trovati durante un trasferimento. Nessun segno di ostilità, nessuna tensione, solo un pilota scoraggiato che parla con uno che, invece, è sulle stelle. E che gli risponde come risponderebbe non a un rivale, ma a una persona che merita d’essere aiutata. O comunque consigliata. Sì, il frammento dell’ultima puntata di Inside Ducati che racconta questo episodio vale da solo una stagione intera di chiacchiericci d’ogni tipo, di narrazioni che, oggi, si rivelano per quello che sono sempre state: speculazioni. “L’anteriore chiude e non gira – dice uno sconsolato Pecco a Marc nel sedile di quel van (il video completo è in fondo alla pagina) - È incredibile quanto forte andavo l’anno scorso e quanto piano vado adesso. E quando perdi confidenza è tutto così”. “Devi arrivare in una pista e fare un reset. Misano è buona” – dice Marc, con Pecco che replica: “Già questa (Barcellona, ndr) era buona”. Marquez, però, insiste e cerca di tranquillizzare il compagno: “Quando le domande dei giornalisti inizieranno a calare la situazione migliorerà”.

Insomma, chi racconta le corse finisce quasi sempre per essere il vero nemico comune. E’ il gioco delle parti e va bene così. Con Bagnaia che questa mattina a Misano è però tornato su quel dialogo diventato pubblico dopo la messa in rete di Inside Ducati. Seduto nella piccolissima saletta dedicata ai Media Scrum, con tanto di Turbo (il suo bassotto) sulle ginocchia, Pecco è andato giù diretto: “mai avuto dubbi sul clima positivo tra me e Marc, perché siamo due persone intelligenti. Con Marc ho sempre avuto un bel rapporto negli anni e in generale non ho mai avuto difficoltà con i miei compagni di squadra. Quando parli con un pilota come Marc, prendi tutto il buono che può darti. Quindi sì, me lo aspettavo che tra noi ci fosse un rapporto così buono”.

Discorso chiuso, almeno fino alle prossime malizie. O fino alle prossime voci che circoleranno, tipo quella secondo cui Pecco Bagnaia potrebbe avere le valigie già pronte a Borgo Panigale. “Non ho mai avuto dubbi – ha detto – su cosa è Ducati per me e io per Ducati, sul supporto del team e su cosa pensano di me. Le parole di Dall’Igna a Barcellona? Non è una cosa nuova, ma fa sempre piacere”. E’ sopra una rossa che Pecco starà anche l’anno prossimo, ma adesso è a Misano che vuole pensare, anche perché non è così scontato, come ha ribadito lui stesso nel Media Scrum, che la Desmosedici GP26 sarà così identica alla GP25. Quello che invece è certo è che c’è una situazione da raddizzare.
“L’obiettivo qui a Misano – ha concluso - è lottare per la top 5. Considerando gli ultimi weekend, sarebbe un ottimo risultato. Partiamo da lì. Io onestamente non sono mai prevenuto, arrivo sempre con l’idea di fare benissimo. Poi i fine settimana si complicano in tanti modi, ma parto sempre convinto di poter fare molto bene. Questa pista ha un grip diverso rispetto a Barcellona e la conosco molto bene: può aiutarmi. Non che gli altri non la conoscano, però alla fine si spera sempre di riuscire a fare bene, di riuscire ad andare più forte e provare a realizzare il miglior weekend degli ultimi tre. Sappiamo che quest’anno, qualsiasi cosa proviamo, facciamo fatica a sfruttarla davvero. La competitività che ho in certe situazioni non mi aiuta più di tanto, soprattutto a essere costante, e stiamo cercando di migliorare su quello. La strada presa dagli altri è simile alla mia, ma più perché la moto è la stessa, ma io faccio più fatica di altri per quanto stia cercando di adattarmi. Stiamo comunque seguendo la nostra strada, non faccio esattamente le stesse cose degli altri e non adottiamo le stesse soluzioni”.