E’ passato alla storia per tutto quello che ha vinto e per come è stato capace di dominare negli anni d’oro che hanno preceduto l’arrivo di Valentino Rossi in MotoGP, ma s’è fatto apprezzare anche per essere stato uno che in pista non risparmiava nessuno e che, quando c’era da entrare duro o affrontare un corpo a corpo, se ne guardava bene dal pelare il gas. Mick Doohan pilota è stato tutto questo, ma il Mick Doohan commentatore è quanto di più lontano. E, anzi, a sentire la sua ultima intervista a TNT Sport, viene quasi il dubbio se il futuro della leggenda australiano non possa essere nella politica.
Perché Doohan, ultimamente, si sta dimostrando un mago del politichese, ossia di quel linguaggio a cui si ricorre per dire tutto senza dire niente. E’ stato così, appunto, anche con i colleghi di TNT, che hanno provato in tutti i modi a “stuzzicare” l’australiano sui temi caldi del motomondiale, ma senza riuscire a fregarlo. Neanche quando il tasto toccato è stato quello dell’addio di Marc Marquez a quella Honda che Doohan ha amato così tanto e a cui ha legato per sempre il suo nome: “Un pilota pensa solo a vincere e Marc ha ritenuto giusto fare questa scelta”.
Sintetico, lapidario e per nulla polemico. Così come se ne è guardato bene dal prendere una posizione quando gli è stato chiesto se Marc Marquez e Pecco Bagnaia avranno convivenza facile ora che dovranno dividere il box del Team Lenovo Ducati. “Penso che entrambi abbiano personalità molto forti e diverse, ma la loro mentalità è molto simile – ha spiegato – Sarà un gran vantaggio per Ducati che potrà sviluppare molto bene la moto e questo potrà rendere le cose difficili per gli altri Bagnaia sta diventando sempre più forte e Marquez sta lentamente tornando dopo anni difficili. Non sarà facile per Marc, ma allo stesso modo non credo che sarà facile per Bagnaia”.
Dire tutto, quindi, per non dire nulla. Limitandosi all’oggettiva analisi della situazione del momento, con Doohan che preferisce giocarsela così piuttosto che prestare il fianco a interpretazioni pericolose. Anche perché l’australiano e Marc Marquez, al di là dei trascorsi in HRC, condividono un buon rapporto anche al di fuori di tutto ciò che riguarda le corse. Doohan, però, ricorre al politichese anche quando l’argomento si sposta su Jorge Martin e sul 2025 in Aprilia. “Ci sta che un giovane pilota voglia una moto ufficiale in un team ufficiale – ammette Doohan - Per un motivo o per l'altro, l'Aprilia sembra un po' inconsistente a volte, ma, quando funziona, sembra funzionare molto bene. Saranno una bella accoppiata anche se il Team Pramac ha fatto molto per lui. Evidentemente sente che è ora di andare avanti. Ha fiducia nella sua guida e quindi speriamo che porti l'Aprilia un po' più avanti".