Aprilia e KTM si giocano la non entusiasmante gara per essere la seconda forza in campo nel motomondiale. Risultati alterni per gli ufficiali, decisamente più in difficoltà i team satellite, le Aprilia Trackhouse non hanno brillato e, anzi, rispetto alle ultime gare sembra quasi che abbiano fatto un piccolo passo indietro rispetto alle moto austriache. E proprio il pilota portoghese della Aprilia a stelle e strisce ha rilasciato alcune dichiarazioni a Manuel Pecino, concentrandosi soprattutto sul GP di domenica che lo ha visto arrivare in dodicesima posizione (tredicesimo nella Sprint).
Oliveira, attualmente tredicesimo anche in classifica generale, nel corso della stagione ha sempre viaggiato a ridosso delle top ten, a esclusione dell'ottimo secondo posto nella Sprint in Germania, quindi anche i risultati di questo fine settimana sono in linea con le sue prestazioni, ma stavolta il pilota portoghese ha qualche rimostranza in più. Il primo con cui "se la prende" è Marc Marquez: “Ho fatto una partenza decente, più o meno. Non era come ieri, che era un po' meglio. Ma oggi, alla curva 4, sono stato superato da Marc nello stile di Marc e, in pratica, sono finito dietro. Non nella ghiaia, ma ho perso molte posizioni per questo motivo. Poi mi ci sono voluti 3 o 4 giri per superare ogni pilota. La pressione anteriore e la temperatura erano alle stelle, ma ogni volta che prendevo un po' di aria pulita ero velocissimo. Credo di aver avuto uno dei migliori tempi rispetto agli altri piloti Aprilia, ma la partenza è stata pessima e mi è costata parecchio per il risultato".
Quindi la moto, al di fuori delle scie, funzionava molto bene e il primo "colpevole" della sua prestazione è lui stesso e la sua pessima partenza, ma Marquez sarebbe stato da sanzionare? “No, no, no, no, assolutamente no. È quello che è. Ha sbagliato la partenza e poi ha voluto recuperare il più velocemente possibile, inserendo la moto abbastanza tardi. Di solito il suo stile è quello di aspettare, aspettare, aspettare e, all'ultimo momento, quando sei già impegnato nella curva, rilascia il freno e ti supera. Così si va lunghi o, se c'è una caduta, si cade. Lui rimane sulla moto e affronta la curva, ma è così. Non c'è nulla da dire, ma quando sei davanti non sai se c'è lui dietro, quindi non c'è modo di difendersi”. Considerando la partenza, l'ingresso "garibaldino" di Marquez e la difficoltà di guidare nel gruppo con le temperature che salgono, tutto sommato le cose non sono andate neanche così male… ma Miguel ha un ultimo sassolino nella scarpa da togliersi, e riguarda il suo compagno di scuderia Raul Fernandez. “Sembrava che mi stesse sfidando come se fosse l'ultimo giro - commenta contrariato Oliveira - ma sì, insomma… È il suo stile, non è la prima volta. Ho avuto qualche battaglia con lui durante la gara e so che è difficile, soprattutto perché sono suo compagno di squadra e lui vuole, a tutti i costi, finire davanti a me. Crea battaglie inutili durante la gara, facendomi perdere tempo. Ma è una gara e noi corriamo in moto. Non ho nulla contro di lui. Non è il massimo per me, ma lo capisco".