“Quando ho fatto la dedica a Fausto Gresini, Pecco ha fatto quel gesto al pubblico che fischiava. Esattamente in quel momento lì. Gli fa onore e rende l’idea della persona che è”. Lo ha detto Marc Marquez, tornando sui fischi sul podio di Misano, ricorrendo a uno dei suoi classici giochini dialettici in cui sottolinea il positivo, ma lascia insinuare un dubbio anche sul negativo. Perché l’otto volte campione del mondo precisa con dovizia che il gesto di Pecco è arrivato esattamente dopo che lui ha alzato le mani al cielo, facendo intendere che stava dedicando quella vittoria a Fausto Gresini. Quello che conta, però, sono le parole e la verità è che Marc Marqez, così come il suo manager in una intervista ai giornali spagnoli, ha ringraziato Bagnaia per il gesto. Magari approfittandone per aggiungere un pezzettino alla guerra di nervi che è già cominciata in previsione di un 2025 in cui saranno compagni di squadra in Ducati.
Fischi antisportivi. Scena brutta. Ma roba che di certo non basta a ferire uno come Marc Marquez e che, anzi, si presta a fare il suo gioco, con il vincitore dell’ultimo GP di San Marino che lo dice anche senza mezzi termini. “Certo che ho sentito i fischi – ha spiegato a dei fan che lo filmavano per una foto - ma rispetto al 2017 sono stati niente”. Sette anni dopo c’è chi fischia ancora, ma la verità è che sono stati molti di meno rispetto al passato, con Marquez che sembra accettare che episodi così lo accompagneranno comunque per tutto il resto della sua carriera.
“Alla fine bisogna saperlo accettare – ha proseguito - ma il gesto di Bagnaia dice tanto di lui”. Un modo per tendere la mano (anche se forse in maniera sfidante, come è nella natura di qualunque pilota) a Pecco, ma anche per spiegare che quei fischi non hanno fatto male al Marc Marquez pilota, ma al Marc Marquez che si sente parte della famiglia Gresini. “Fausto Gresini – ha proseguito che è stato un pilota italiano che ha fatto molto per i piloti italiani e la Gresini Racing è una squadra italiana che fa tantissimo e che ha sede a due passi da Misano. Ma alla fine, in un circuito, che è un po’ come un campo da calcio, c’è anche questo”.
Chi, invece, non nasconde di esserci rimasta male è Nadia Padovani, che guida il Team Gresini dal 2022. “I fischi a Marc da parte di alcuni tifosi non mi sono andati giù – ha detto in una intervista a Il Resto del Carlino - Un gesto che ferisce anche noi che siamo un team emiliano-romagnolo. Ne abbiamo passate tante con le morti di Kato, Sic e Fausto e quei fischi non ce li meritiamo”. Ha ragione e nel prossimo week end di gara, sempre al Marco Simoncelli World Circuit, Misano ha l’occasione per far dimenticare uno spettacolo indecente andato in scena dentro uno spettacolo che è stato meraviglioso. E che ha avuto tra i principali protagonisti, piaccia o non piaccia, proprio Marc Marquez. “E’ stata un’emozione incredibile vedere Marquez salire sul gradino più alto del podio di Misano con addosso una tuta con le grafiche dei grandi trionfi anni ’80 di mio marito Fausto – ha concluso Nadia - Un sogno diventato realtà. Lui se la meritava una soddisfazione così per tutto quello che ha fatto e dato al mondo delle moto”.