La soap opera dell'incidente di Silverstone tra Lewis Hamilton e Max Verstappen non si è conclusa, ma è soltanto passata alla seconda stagione. Nella giornata di oggi, alle ore 16, verrà infatti presa in esame una possibile revisione di quanto successo alla Copse e verranno ascoltati il team manager Ron Meadows e altre due persone in rappresentanza di Red Bull nel corso di una video conferenza con i commissari FIA.
La domanda di revisione è stata accolta in quanto la scuderia austriaca sarebbe in possesso di nuove prove in grado di rimettere in discussione la penalità assegnata a Hamilton e le relative conseguenze che il danno ha causato al team e al pilota nella corsa verso il mondiale.
Una notizia che ha scaldato gli animi dei tifosi e che secondo i più romantici potrebbe portare a un'ulteriore penalità per Hamilton, o addirittura a una squalifica. Condizioni che regalerebbero così a Charles Leclerc un'improvvisa vittoria del Gran Premio di Silverstone.
Un'eventualità che però, diciamolo subito, è piuttosto remota. Quello tra Hamilton e Verstappen infatti è stato considerato un incidente di gara con colpe leggermente rivolte verso Hamilton, a cui è stata inflitta in gara una penalità di 10 secondi, perfattamente il linea con quanto visto in passato.
L'idea di assegnate al britannico una penalità aggiuntiva andrebbe a creare un terremoto mediatico all'interno del paddock, oltre a creare un precedente capace di condizionare per anni gli incidenti in pista. Se guardiamo poi tutti i casi già presi in esame in passato l'impressione generale è quella che molto raramente si vada a toccare e modificare la penalità già inflitta, soprattutto se a chiedere una revisione è la parte lesa.
Il commento degli addetti ai lavori, soprattutto in seguito ad alcune dichiarazioni di Horner dell'ultima settimana, è che la Red Bull voglia porre l'accento sugli enormi danni che l'incidente ha causato al team, sia in ottica mondiale - con lo zero di Max che pesa come un macigno sulla lotta per il titolo - che soprattutto sul budget cup della stagione. Il conto salatissimo di 1.8 milioni di euro renderà infatti più complicata la seconda parte dell'anno dell'olandese, che dovrà incrociare le dita almeno sulle condizioni della sua power unit, la cui eventuale rottura potrebbe creare altri problemi al team.
E' giusto che questi danni causati da altri, come dimostra la penalità già inflitta a Hamilton, vengano inseriti all'interno del budget cup? Secondo Red Bull no, e molte altre scuderie potrebbero trovarsi d'accordo.
Questo tema è decisamente più attuale e interessante rispetto all'ipotesi remota di vedere il sette volte campione del mondo ulteriormente sanzionato dopo il crash di Silverstone, un penalità che potrebbe in qualche modo restituire qualche misero punto all'olandese ma che non risolverebbe il problema del budget di Red Bull, e tantomeno gli eventuali eventi futuri che potrebbero coinvolgere altre scuderie e differenti piloti.