Non è stata solo una visita di piacere. O, meglio, è stata una visita di piacere trasformata anche in una occasione per carpire qualche segreto e magari capire come poterlo traslare nel proprio box. Fabio Quartararo ha raccontato così, a SpeedWeek, il suo week end in Formula1 al GP di Barcellona, di ormai qualche settimana fa. Un’esperienza definita “un’opportunità unica” che, stando a quanto raccontato, ha portato a un cambio di rotta nel suo approccio al lavoro con Yamaha. “Penso che in definitiva ci sia molto di più da discutere in Formula 1, soprattutto per quanto riguarda gli pneumatici - ha spiegato Quartararo - Le quattro gomme sono così larghe e sempre a contatto con la pista, mentre noi abbiamo solo una piccola area di contatto con l’asfalto. Ma penso che gli pneumatici siano davvero importanti anche nel nostro sport e è stato interessante capire come in F1 studino quante più informazioni possibili sul comportamento delle gomme”.

A colpirlo di più durante il tempo passato nei vari box e in particolare in quello della Ferrari, però, è stato altro: il modo di lavorare. “Subito dopo l’esperienza in F1 – ha detto ancora - ho avuto un incontro con il mio team e abbiamo cambiato un po’ il nostro approccio. Le riunioni, ad esempio, ora si svolgono in una sala con una TV per analizzare i dati in modo più dettagliato. Si tratta di essere più precisi. Certo, non possiamo cambiare tutto da zero a cento, ma, passo dopo passo, possiamo adattare tante cose che si fanno in F1 al nostro mondo”.
Non solo, quindi, lavorare sulla moto, sviluppare nuove parti e cambiare metodo di lavoro, ma anche cogliere tutto ciò che può aiutare a fare anche un minimo passo avanti a una Yamaha che soffre ancora dopo gli anni di gloria con Valentino Rossi e Jorge Lorenzo e dopo l’ultimo mondiale vinto proprio da Fabio Quartararo nel 2021. “Il momento peggiore, ma anche il momento migliore di questa stagione 2025 è stato, fino a ora, a Silverstone – ha detto - Era la prima volta quest’anno che lottavamo addirittura per la vittoria. Quindi è stato un momento positivo, ma il non riuscire a finire la gara è stato contestualmente anche molto brutto”.
Come sempre, però, la differenza la fa il sapersi concentrare sul positivo piuttosto che sul negativo e questi anni di sofferenza sembrano aver aiutato molto Quartararo anche a non perdere la pazienza davanti alle difficoltà. “Partire davanti e poi ritrovarsi sorpassati da chiunque in gara è emotivamente pesante – ha ammesso – però queste situazioni di gara mi hanno permesso anche di capire che quando corro da solo posso dettare il mio ritmo e quindi che uno dei nostri problemi sta proprio nel ritrovarsi nel gruppo. Stiamo lavorando duramente per migliorare questo aspetto”.
Allo stesso modo, si sta lavorando in maniera massiccia anche per migliorare il grip, soprattutto in frenata e in ingresso curva. “Facciamo fatica a frenare con entrambe le ruote e quindi quando siamo dietro a qualcuno dobbiamo staccare diversi metri prima – ha spiegato – Su questo sembra che la nuova moto con il V4 sia migliore. Comunque, se potessi migliorare solo un aspetto della moto, adesso aumenterei chiaramente il grip. Perché questo migliora l’uscita dalle curve. È il problema principale. Fuori dalle curve non è poi così male. Quello che manca è il grip in frenata e in ingresso curva”.