Toprak Razgatlioglu se l’è prese tutte. E, anzi, sembra che si prenderà anche una multa per lo stoppie a cui non ha voluto rinunciare e che potrebbe costargli – come già successo in passato – un assegno da staccare. Niente che lo lascerà in mutande, sia inteso, soprattutto adesso che ha già prospettiva di un ingaggio in MotoGP in tasca e pure tre premi vittorie in più in cassaforte. Perché a Misano ha dominato sempre lui e in SuperPole Race, così come in Gara2, anche senza troppa fatica. Risultato? Adesso i punti da recuperare in classifica generale su Nicolò Bulega sono appena nove. E pensare che, ci sia concesso il sarcasmo, non troppo tempo fa Razgatlioglu era quasi arrivato a minacciare il ritiro in polemica con il regolamento e definendo il Wordl SBK una Ducati Cup. Tutto dimenticato? Oppure quelle lacrime non avevano senso?

La strategia perfetta del turco in Gara2
Partito dalla pole, Razgatlioglu ha gestito la corsa con freddezza. “Quando ho visto che Bulega era decimo in griglia – ha raccontato nella sala stampa del Marco Simoncelli World Circuit - ho pensato a spingere subito per non dargli riferimento". Una fuga solitaria, la sua, iniziata già al primo giro, con un vantaggio che ha toccato i 10 secondi prima di ridursi a pochi giri dalla fine. “Nel finale – ha detto - ho tenuto un margine, ma ero comunque concentrato. Mi faranno una multa per lo stoppie? Non sarebbe la prima volta e se arriverà la pagherò”. I progressi tecnici della BMW a Misano sono stati evidenti e hanno fatto la differenza e adesso Razgatlioglu ha superato Alvaro Bautista per numero di vittorie tra le derivate di serie.
Bulega: rimonta da manuale e tanta rabbia
Decimo in griglia dopo l’incidente nella Superpole Race causato da Axel Bassani (“non è venuto a scusarsi”), Bulega ha firmato una rimonta che vale la consapevolezza che prima o poi la sfortuna dovrà guardare altrove: cinque posizioni guadagnate nei primi tre giri, secondo posto consolidato al giro sette e punti messi nel sacco anche se ormai Toprak era troppo lontano. “Già partendo decimo era difficile battagliare con Toprak - ha ammesso il pilota Ducati – Alla fine due secondi posti non fanno schifo, ma non era questo l’obiettivo. A Misano ci tenevo particolarmente a fare bene. Bassani? Ci ho parlato, ma sembrava cercasse solo giustificazioni. Nel video si vede chiaramente: mi ha colpito prima che gli si chiudesse lo sterzo. Non si vincono gare alla prima curva: il suo è stato un errore da rookie. Io ho perso oltre 50 punti per problemi tecnici e incidenti, ma non ci penso, meglio concentrarsi su Donington”. Martedì, però, per Bulega ci sarà anche un test sempre a Misano, ma a porte rigorosamente chiuse.
Il ritorno di Bautista e il puzzle del campionato
Sul podio della Superbike, dopo le fatiche di Gara1 e della SuperPole Race, s’è rivisto anche Alvaro Bautista in Gara2. Terzo posto prezioso grazie anche alla lotta feroce tra Andrea Locatelli e Danilo Petrucci. “Il mio ritmo – ha detto - non è stato eccezionale, ma abbiamo ottimizzato quello che avevamo”. Un risultato, questo terzo posto, che arriva proprio mentre il mercato della SBK è entrato nel vivo, con Bautista che, dopo aver annunciato di non voler smettere, fa gola sia a BMW che a Honda. Con il risultato di Gara2, tra l’altro, Bautista si è avvicinato ulteriormente a Danilo Petrucci nella lotta per il terzo e quarto posto in classifica generale.
C'è solo una prospettiva: Donington!
“Donington è casa di Toprak, ma lo era anche Most e l’abbiamo battuto – ha detto Nicolò Bulega guardando al prossimo round - Penso solo al presente. Il futuro in MotoGP? Ne parleremo dopo il titolo”. Perché è il titolo che gli interessa e il fiato sul collo di Toprak, insieme all’impressione che la sfiga lo perseguiti un po’, richiedono di essere fortissimi di testa adesso. “So che Toprak è forte – insiste Bulega - ma abbiamo mostrato di poterlo battere ovunque”.