In Ducati ci ha passato anni e con una Ducati ha anche coronato il sogno di vincere in MotoGP dopo una maledizione durata diverse stagioni e dopo essere salito sul tetto del mondo per ben due volte in Moto2. Johann Zarco ora difende i colori di Honda e del Team LCR, ma è chiaro che conosce molto bene la Desmosedici e pure il modo di lavorare che c’è a Borgo Panigale e alla corte di Gigi Dall’Igna. Ecco perché gli esce un sorriso sarcastico quando provano a chiedergli se l’ingaggio di Marc Marquez rovinerà il clima che s’è creato nei box che fanno riferimento alla Ducati. E’ uno scenario che per Zarco non esiste e il francese l’ha detto chiaramente.
“Cosa penso di Marquez e Bagnaia compagni di squadra nel Team Lenovo? Penso che saranno imbattibili” – ha sentenziato Zarco. Un giudizio senza troppe interpretazioni, con la convinzione di Zarco che, chiaramente, riguarda il 2025. Perché sarà un anno di passaggio e perché difficilmente gli avversari di Ducati, sapendo che poi nel 2027 cambierà di nuovo tutto, riusciranno a tirare fuori prototipi che potranno mettere in pensiero la Rossa. Se a questo si aggiungono due piloti, Pecco e Marquez appunto, che hanno un talento disumano, allora non è più un problema, anche per chi è ormai avversario come Zarco, trasformarsi nel più realista tra i realisti.
“Voleranno e saranno imprendibili – ha aggiunto il francese nell’intervista a Crash.net - ma almeno per le posizioni dalla terza alla decima ci saranno dei cambiamenti e questo è positivo”. Il riferimento, è chiaro, è al fatto che il mercato piloti potrebbe, in via generale, aver garantito un maggiore equilibrio nella prossima stagione e che, quindi, dietro a Bagnaia e Marquez si potrà assistere a una gran bella lotta.
Anche perché s’è ristabilito un livello più equo con le Ducati in pista che passeranno da otto a sei. “Tutti si sono rinforzati in qualche modo – ha concluso – Anche il passaggio della mia vecchia squadra, Pramac, a Yamaha, potrebbe essere positivo per tutti. Sarà positivo prima di tutto per il progetto Yamaha, dato che potranno contare su più moto per lo sviluppo e per ottenere informazioni. Sarà bello vedere più moto asiatiche , visto che i produttori europei e in particolare la Ducati sono molto avvantaggiati. Ci sarà più equilibrio e spero che il gap che si è creato possa colmarsi un po'. Sono convinto che quella di pramac con Yamaha sia una buona notizia non solo perchè i dati e le informazioni fornite dalla squadra ufficiale sono cruciali, ma anche perché con i progressi che farà la Yamaha, la Honda farà di più per trovare soluzioni e metterle a disposizione di noi piloti”.