L’umore, visti gli sfottò anche via social col fratello e le videochiamate con “gli ex” del team Gresini è buono. E basta da solo a lasciar intendere che sì, Marc Marquez avrà anche una vite piegata nella sua spalla già massacrata, ma è niente rispetto a tutto quello che ha passato e, soprattutto, non è un motivo per temere che la carriera possa doversi interrompere bruscamente. E’ qualcosa da non sottovalutare, ma c’è il tempo per rimediare, al di là dei sensazionalismi o delle dichiarazioni di estrema prudenza a cui s’è lasciato andare anche il dottor Charte, medico del Motomondiale. La verità, almeno per il momento, è una sola: Marc sta guarendo, forzare i tempi non avrebbe alcun senso dopo aver vinto tutto quello che c’era da vincere e Ducati può aspettare.
A chiarire ulteriormente la situazione, intervistato dalla stampa spagnola, ci ha pensato anche il nuovo manager dei fratelli Marquez, Jaime Martinez: “si tratta di un infortunio grave che richiede molta pazienza. E, non appena i medici ci daranno il via libera, Marc tornerà in moto”. Quel via libera, però, potrebbe arrivare in tempi molto più rapidi di quelli pronosticati. Sicuramente, come noto, il 93 non parteciperà all’ultimo GP di stagione a Valencia, ma non è del tutto da escludere, invece, che voglia provare a fare almeno “una sgambata” ai test dei giorni successivi, sempre a Valencia. Per come potrà, senza forzare e, chiaramente, solo se i medici daranno l’ok.
“Tutto sta procedendo bene - ha infatti aggiunto Martinez – Marc sta seguendo attentamente tutte le raccomandazioni dei medici e stiamo solo aspettando il momento giusto per tornare. E’ questione di piccoli passi, ma ci siamo: sta cercando di migliorare ogni giorno e di far sì che il suo braccio migliori sempre di più. Ecco perché penso che tornerà presto in sella”. Un “presto” che potrebbe anche essere, appunto, il test di Valencia, anche oggettivamente non avrebbe molto senso. In primo luogo perché forzare i tempi sarebbe solo un rischio e in secondo luogo perché la Desmosedici che Ducati porterà ai test non sarà – inevitabilmente – troppo diversa a quella che Marc conosce già benissimo.
Più probabile, piuttosto, che Marquez scelga di farsi vedere a Valencia non tanto per salire in moto, quanto per salutare la squadra – visto che comunque nella serata di domenica ci sarà il tradizionale gala di chiusura con le premiazioni ufficiali – e per lavorare con Gigi Dall’Igna e gli ingegneri “in abiti civili”. Senza, quindi, indossare la tuta, ma pianificando e monitorando lo sviluppo della nuova Desmosedici prima di poterla spremere davvero nei test invernali di febbraio. Sembra, al momento, la soluzione più prudente e è, stando a quanto è dato sapere, anche quella che piace di più a Borgo Panigale.