Se il report del 2024 che Google ha fornito in merito agli atleti - calciatori esclusi - più cercati in Italia ha visto l'exploit di Jasmine Paolini, ecco che in Spagna la scena se l'è presa il lottatore di arti marziali Ilia Topuria, sul podio insieme a due icone della bandiera Rojigualda, Rafael Nadal (ritiratosi proprio al termine della stagione) e Carlos Alcaraz (conquistatore di Roland Garros, Wimbledon e protagonista della nuova rivalità con Jannik Sinner). Così, scorrendo questa speciale classifica, viene presto da chiedersi in quale posizione si trovino i piloti delle due e delle quattro ruote, visto che la Spagna in tema non è certo carente, con Fernando Alonso e Carlos Sainz in attività in Formula 1, Jorge Martín e Marc Marquez rispettivamente vincitore e terzo classificato del Mondiale MotoGP.
Invece il primo nome che salta fuori è sorprendentemente quello di Pedro Acosta, il quale strappa una nona posizione nella generale alle spalle di Imane Khelif, Simone Biles e della triplista Ana Peleteiro. Sebbene risulti evidente come la graduatoria sia fortemente influenzata dai Giochi Olimpici di Parigi e dall'effetto sorpresa (l'esplosione di atleti giovani e meno popolari mescolata alle conseguenze mediatiche di atleti che annunciano il ritiro), questo successo che Pedro Acosta riporta alla voce "motorsport" evidenzia la potente attrazione che il rookie maravilla genera in patria. Non è di certo questa classifica a sancire che El Tiburon di Mazarron sia diventato più popolare e più apprezzato di pesi massimi assoluti come Marc Marquez e Fernando Alonso, o più lusinghiero di Jorge Martín e Carlos Sainz, che quest'anno hanno fatto cantare la Marcia Reale alla Spagna in diverse occasioni. Dall'altra parte, nonostante abbia solamente vent'anni, Acosta non è sicuramente da considerarsi una sorpresa per lo sport spagnolo dopo essersi laureato campione del mondo in Moto3 nel 2021 e in Moto2 lo scorso anno.
Eppure la Spagna deve aver avvertito qualcosa di speciale in questa prima stagione in top class di Pedro, che con 215 punti messi a referto - oltre a quattro podi e ad un giro veloce - ha mancato per sole due lunghezze l'obiettivo di laurearsi miglior pilota KTM, titolo mantenuto dall'esperto Brad Binder che - a differenza del rookie maravilla - ha disputato tutta la stagione nel team ufficiale. "Promuovo le tante gare dove ho combattuto con le Desmosedici, ma in generale mi darei un 5 come voto" - ha detto Acosta dopo il Gran Premio Solidarietà di Barcellona, commentando severamente la sua stagione da debuttante contro i piloti più forti del mondo. Una valutazione che forse, se avesse ottenuto quella vittoria tanto cercata, sarebbe stata più generosa. Eppure nel 2024 di Acosta ci sono state diverse cose molto buone: la maggior parte delle sue prestazioni, oltre al suo temperamento caliente in pista e davanti ai microfoni, che l'ha già reso un personaggio di riferimento della top class. La gente, evidentemente, se n'è accorta. I dati non mentono.