Ieri, in Gara 2 delle semifinali Scandicci-Milano, quella che sembrava una sfida di routine si è trasformata in un incontro da “mio Dio, cosa sto vedendo?”. Scandicci, tra le mura amiche, ha visto Ekaterina Antropova scatenarsi in una performance che ha lasciato a bocca aperta la gente sugli spalti. Powervolley Milano, che giocava in trasferta, ha dovuto sudare per portare a casa la vittoria, ma alla fine ha prevalso per 3-2, con la russa protagonista assoluta nonostante la sconfitta per la sua squadra toscana.

Antropova è l’incarnazione di una potenza fisica fuori dal comune. L’idea che una ragazza di appena 20 anni possa dominare il campo con quella forza a noi ha ricordato Ivan Drago, l’iconico pugile sovietico protagonista di “Rocky IV”. Esatto, proprio lui, quello che colpisce come un martello pneumatico: Antropova è la versione al femminile di quel personaggio trapiantato nel mondo della pallavolo.
Classe 2004, nata a Mosca, Antropova non è una delle solite giovani promesse. È la promessa che ha già mantenuto tutto. Cresciuta nelle giovanili della Dinamo Mosca, ha iniziato a farsi notare per la sua elevazione, la forza e la capacità di mettere giù palloni impossibili. La sua carriera è stata una scalata vertiginosa, e già all’età di 18 anni si è guadagnata il posto in serie A in Russia, con prestazioni che non potevano lasciare indifferenti.

Nel 2022, il salto in Italia, dove ha scelto Scandicci per continuare la sua ascesa. Da lì in poi, è stato un crescendo. La pallavolo italiana ha imparato a conoscere una delle attaccanti più letali del circuito internazionale. I numeri parlano chiaro: altissima (1,95m), una schiacciata che esplode come un cannone, ma anche una difesa e un servizio capaci di cambiare la dinamica della partita in un istante.
Ieri, a Scandicci, le padrone di casa avevano l’opportunità di pareggiare la serie, dopo aver perso Gara 1 a Milano. Milano, però, si è presentata con tutta la sua esperienza e la determinazione di chi non vuole lasciare nulla al caso, e dopo una partita al cardiopalma, è riuscita a spuntarla con un 3-2 che ha messo in mostra la forza delle sue giocatrici, ma soprattutto la potenza devastante di Antropova.
Il match è stato un’altalena di emozioni. Milano ha vinto i primi due set, ma la reazione di Scandicci è stata furiosa. Antropova ha spinto la sua squadra a recuperare il terzo e il quarto set con una determinazione impressionante, arrivando all’apoteosi nel finale del quarto. In quel momento, Scandicci era sotto, ma la russa ha deciso di farsi sentire. Con un servizio incredibile, ha messo a segno una serie da 5 punti consecutivi, portando il punteggio sul 25-20 per le padrone di casa e assicurando il tie-break. Un momento che ha fatto tremare Milano, costringendo la partita al quinto set.
Il quinto set è stato una battaglia senza esclusione di colpi, ma nonostante l’imperioso dominio di Antropova, Milano ha tenuto testa e alla fine è riuscita a prevalere 15-13, concludendo la gara sul 3-2 e portando a casa una vittoria fondamentale per la serie.
La vittoria di Milano a Scandicci non cancella però la straordinaria prestazione di Antropova. La russa continua a essere una delle giocatrici più letali del campionato e se Scandicci riuscirà a mantenere questo livello di gioco, non c’è dubbio che il cammino verso la finale sarà ancora apertissimo. La serie resta in equilibrio e, con Gara 3 già all’orizzonte, tutto può ancora succedere. Milano, pur avendo vinto, sa che la sfida non è finita, e se Antropova continua a martellare come fatto ieri, Scandicci è pronta a vendere cara la pelle.
E se le semifinali ci regalano già uno spettacolo del genere, possiamo solo immaginare cosa accadrà quando si arriverà alla finale. Con l’energia e la potenza di Antropova, Scandicci ha tutte le carte in regola per fare paura a chiunque. E se la russa manterrà questo livello, la corsa verso il titolo scudetto potrebbe essere davvero totalizzante.
