Prima di salutare definitivamente Ducati, Jorge Martin si vedrà bonificato un premio per la vittoria del titolo mondiale di circa 2 milioni di Euro. Non è una verità certificata, ma è quello che nel paddock dicono tutti a gran voce e come se fosse scontato, visto che è noto che il sistema di contratti di Borgo Panigale prevede molti premi per eventuali vittorie e piazzamenti in gara e un premio che raddoppia di fatto l’ingaggio annuale se si chiude al primo posto in classifica generale. Conti veloci alla mano, quindi, per Jorge Martin il 2025 comincerà con 2 milioni di Euro in più “portati via” (meritatamente e senza rubare niente, sia inteso) da Borgo Panigale, nel borsone verso Noale. Ma a Noale, e quindi in Aprilia, quale sarà l suo stipendio?
Subito dopo il Mugello, e quindi subito dopo la notizia che Jorge Martin avrebbe corso con l’altra italiana della MotoGP dal 2025, Carlo Pernat aveva ipotizzato proprio dalle pagine di MOW uno stipendio di circa 4 milioni di Euro a cui andrebbero aggiunti eventuali premi. Ora l’ex pilota e oggi commentatore Neil Hodgson è tornato sull’argomento, sostenendo che la cifra riportata sul contratto che Aprilia ha sottoposto a Jorge Martin è più alta: 5 milioni di Euro a stagione. Quale sia la fonte non è dato saperlo, così come non è dato sapere se quella cifra sia comprensiva di un eventuale premio per la vittoria del titolo che Aprilia potrebbe aver messo già dal 2024 (KTM, ad esempio, aveva fissato un premio di quasi 500000 Euro per Enea Bastianini se fosse arrivato da loro con il terzo posto in classifica generale conquistato nel 2024).
Una cosa è certa: quando si parla di denaro e di ingaggi dei piloti è fondamentale usare sempre un condizionale in più, perché la cruda verità è che mai nessuno saprà davvero quale cifra percepisce effettivamente un rider. Non per losche ragioni o per assurdi motivi, ma semplicemente perché a certi livelli si tratta di contratti incredibilmente complessi con clausole di ogni tipo e in cui inevitabilmente rientra anche il coinvolgimento più o meno diretto di sponsor sia del team sia del pilota stesso. Però ci sta che la cifra ipotizzata per Martin da Hodgson sia verosimile e anzi, se fosse, racconterebbe ancora una volta e ancora di più il gran colpaccio messo a segno da Massimo Rivola, che s’è portato a casa un giovanissimo campione del mondo senza fare incredibili follie economiche.
E’ altrettanto chiaro, al contrario di quanto sembra sostenere Hogdson, che la scelta fatta da Martin è stata tutt’altro che dettata dal miglioramento delle condizioni economiche che avrebbe avuto in Ducati sia restando nella squadra satellite che in quella ufficiale. Martin, ormai è palese, ha voluto Aprilia per reagire nella maniera più costruttiva possibile a un rifiuto e per metabolizzare una delusione lasciandosi accogliere da chi s’è dimostrato pronto a stendere tappeti rossi. Che non significa “denaro”, ma voglia di scrivere la storia insieme e per lungo tempo.