Due temi enormi che hanno finito per soffocare il tema più concreto: Jorge Martin che s’è ripreso la vetta della classifica generale e che torna a casa da Aragon con 23 punti di vantaggio. Sì, l’impresa di Marc Marquez dopo un digiuno di quasi tre anni meritava, così come meritava d’essere approfondito, visto e rivisto, anche l’incidente tra Pecco Bagnaia e Alex Marquez alla Curva13 del MotorLand. Però celebrazioni e chiacchiere non appartengono alla sostanza, mentre i punti sì. Quelli importanti a Aragon li ha fatti, appunto, Jorge Martin, dimostrando di essere un pilota ormai capace anche di gestire le situazioni più difficili e la sua atavica voglia di strafare. Sulla pista spagnola, il giovane del Team Pramac s’è, per dirla con un gioco di parole, accontentato di tantissimo. Accettando la superiorità su quel circuito di Marc Marquez e contestualmente lavorando come un matto insieme al suo team per limitare i danni.
C’è riuscito e la sua è stata una prova di consistenza autentica. Probabilmente la prima da quando è in MotoGP, visto che ha dovuto fare i conti con una condizione di non superiorità. “Il livello che ha dimostrato Marc Marquez qui è stato impressionante e torno a casa da Aragon con la consapevolezza di aver ottenuto il massimo di quello che potevo ottenere” – ha detto lo spagnolo, sottolineando che i due secondi posti valgono, questa volta, quanto una vittoria. “Ci sono state gare – ha poi aggiunto – in cui sono caduto quando ero palesemente superiore agli altri. Oggi non lo ero e ho capitalizzato molto di più, quindi va bene così”.
Anche perché la classifica generale parla chiaro e Jorge Martin è consapevole che il calendario potrebbe dargli una grossa mano. Perché è vero che il Marco Simoncelli World Circuit è la pista degli italiani e quindi anche di Pecco Bagnaia, ma è vero anche che lo spagnolo sul tracciato della Riviera Romagnola è molto più a suo agio di quanto non lo sia, ad esempio, al Mugello. Lo scorso anno, anche se con un Pecco zoppicante e fiaccato dall’incidente di Barcellona, Jorge Martin ha fatto bottino pieno a Misano e è ciò che proverà a fare ancora. Perché è una pista molto veloce e che si sposa alla perfezione con le sue caratteristiche di guida e perché sapere di avere l’occasione di ripetersi appena quindici giorni dopo rappresenta, per uno che arriva da leader del mondiale, una sorta di extramotivazione.
“Non vinco da un po’ – ha concluso lo spagnolo di Pramac – Ma verrà il mio giorno e tornerò a vincere. A Misano l’anno scorso è andata molto bene. A casa loro ho battuto sia Pecco che Bezzecchi e ora torneremo lì. Io l’anno scorso sono stato molto veloce, ma penso che loro abbiano preparato la gara di Misano ancora meglio, anche se un conto è allenarsi con una moto stradale e un altro è gareggiare con una MotoGP. Per quanto mi riguarda confido di poter fare un piccolo passo avanti rispetto allo scorso anno e di poter essere altrettanto forte. In questo momento arrivo a Misano in una situazione diversa in campionato, ma a livello di mentalità è come sempre: voglio vincere e continuare a crescere. Se arriverà una vittoria bene, altrimenti sarà importante fare più punti possibili”.