Guardi la classifica e pensi che in Ducati, nel 2025, ci andrà Jorge Martín, che è arrivato in MotoGP per vincere, ha sofferto, si è giocato il suo primo titolo lo scorso anno ed è partito con l’idea di vincerlo adesso. Poi guardi alla storia, un po’ come aveva promesso Gigi Dall’Igna (“Non prenderemo un pilota basandoci sulla stagione 2024”) e sulla Ducati rossa ci metteresti Marc Marquez, se non altro per i suoi otto titoli mondiali. Enea Bastianini è il meno quotato e, si dice, all’estero la sfida è già tra i due spagnoli, mentre Bestia dovrà trovarsi un’altra sistemazione. Si dice in Aprilia, nel caso in cui Ducati scegliesse Martín, o in Pramac se a Borgo Panigale ci andasse Marc Marquez. Con tutte le variabili del caso, note e meno note.
Magari restare in Ducati non conviene nemmeno a Enea, che di fatto è il secondo italiano in quel box e sarebbe il secondo a vincere con quella moto. Non l’uomo della rinascita, dei mondiali in fila e dei 15 anni da Casey Stoner. Quella storia l’ha scritta Pecco e nessuno gliela porterà via ed è per questo, forse, che a Bagnaia dividere il suo spazio e le sue idee con Bastianini va più che bene: “Abbiamo il nostro metodo di lavoro”, ha detto durante la conferenza stampa nel giovedì di Le Mans, “E sarebbe un peccato cambiarlo”. Stesse parole, più o meno, a Campiglio quest’inverno, quando durante la presentazione della squadra i giornalisti già insistevano per sapere chi, tra Martín e Marquez, avrebbe avuto la precedenza.
Enea dal canto suo resterebbe in rosso, lo dice lui e lo ripete il manager Carlo Pernat. Se per il pubblico le cose andranno diversamente (gli appassionati puntano quasi tutti su Marquez) i numeri dicono un’altra cosa. Facendo un confronto tra i punti raccolti nelle prime cinque gare tra il 2023 e il 2024 emergono differenze interessanti. La più evidente: Jorge Martín è a 129 punti, 49 in più degli 80 raccolti lo scorso anno. Pecco Bagnaia resta simile, da 94 a 91. Ha fatto un bel passo in avanti Maverick Vinales (49 punti nel 2023 e 81 nel 2024) così come Fabio Di Giannantonio, da 25 a 47. Dura, invece, per Marco Bezzecchi, che dai 93 dello scorso anno passa ai 36 di un 2024 partito male.
Il punto però sono Marc Marquez ed Enea Bastianini. Il primo, grazie alla Ducati GP23, è passato dai 12 punti raccolti nel 2023 agli 89 di quest’anno, una differenza di 77 lunghezze. La differenza più grande però (in assoluto) la fa proprio Enea, che a quest’ora era ancora a quota a zero e adesso, invece, è a 89 punti, esattamente come lo spagnolo.
Quindi no, non è stato Martín ad aver fatto il passo più grande e nemmeno Marquez con la Ducati. È stato Bastianini che lo scorso anno è stato tirato giù senza colpe alla prima in Portogallo e non ha corso gare per metà stagione. Certo, quando Marc dice che in questo sport conta il presente e non la storia ha ragione, ma più che per aiutare la scelta di Ducati la situazione di Enea dovrebbe far riflettere pubblico, appassionati e costruttori: il talento c’è, magari manca ancora un po’ di adattamento alla moto. Pensarlo già fuori dalla lotta al mondiale non è niente meno di una follia e, di conseguenza, in Ducati farebbero bene a dare un peso anche a lui per la sella rossa.