image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Olimpiadi solo per chi paga le tasse in Italia? Ecco perché la mozione Fava-Cazzullo non ha senso

  • di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

1 febbraio 2024

Olimpiadi solo per chi paga le tasse in Italia? Ecco perché la mozione Fava-Cazzullo non ha senso
La provocazione lanciata in una lettera al Corriere della Sera dall’ex mezzofondista, convocare ai Giochi solo atleti che pagano le tasse in Italia, è un’idea senza basi, perché lo sport italiano avrebbe solo da rimetterci in visibilità e sponsor, perché la scelta di Sinner (e di altri) è legale, perché se valesse l’aspetto etico allora sarebbe il caso di togliere qualche diritto anche ai pensionati che trasferiscono la residenza in Portogallo. E alla domanda retorica “perché Tamberi dovrebbe pagare l’Irpef sui 150.000 euro e passa del premio Coni per l’oro e Sinner nemmeno un centesimo?”, la risposta è semplice: Tamberi, come la stragrande maggioranza degli azzurri che andranno alle Olimpiadi, è assunto e pagato dallo Stato

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

“Convocazione olimpica a chi paga le tasse in Italia”: il pretesto è l’arcinota residenza di Jannik Sinner a Montecarlo e l’idea è uscita dalle colonne del Corriere della Sera sotto forma di una lettera dell’ex mezzofondista Franco Fava ad Aldo Cazzullo il quale, fingendo di non rispondere citando il caso di Sinner, lo ha fatto attraverso un pregevole esercizio di retorica citando il passato del Cazzullo sportivo che si emozionava per le imprese di Fava, detto ai tempi “Cuore matto”. Fava, oltre a un ottimo passato da atleta, ha anche una storia e un presente da giornalista, essendo da anni una firma prestigiosa – considerando la profonda conoscenza del mondo dell’atletica leggera, e non per sentito dire – del Corriere dello Sport e dello stesso Corriere della Sera, e proprio per questo la sua, più che una proposta, non può che essere presa per quello che è, vale a dire una provocazione. Una provocazione su base etica che tocca un aspetto, quello delle tasse e delle residenze nei ripari fiscali di alcuni degli atleti più ricchi, che inevitabilmente crea dibattito e, altrettanto inevitabilmente, intacca lo status di mito nazionale (a proposito in tanti si sono scoperti olimpionici di salto sul carro nel caso di Sinner, che tre mesi fa era brutto, sporco e altoatesino) dell’atleta in questione.

Una provocazione, ma senza alcuna possibilità di verificarsi e, in fondo, senza basi. Senza basi perché ciò che ha fatto Sinner – e Berrettini, e Musetti – è legale (e lo sarà sino a prova contraria, sino a quando non dovesse eventualmente riscontrarsi dal punto di vista degli accertamenti un caso di residenza fittizia), è del tutto sensato dal punto di vista pratico (il Principato di Monaco è una sorta di Disneyland per i tennisti, tasse a prescindere) e perché per lo sport italiano (la federtennis e lo stesso CONI) sarebbe come castrarsi, dal momento che i campioni portano gloria, sponsor e praticanti,

20240131 194622957 1179

Fava si chiede retoricamente “perché ad esempio il poliziotto Tamberi dovrebbe pagare l’Irpef sui 150.000 euro e passa del premio Coni per l’oro (ci auguriamo) e Sinner nemmeno un centesimo?”, ma qui l’argomento è decisamente più delicato e complesso, perché sfiora appena un tema che è esattamente il punto in cui cade buona parte del ragionamento. Tamberi, e come lui la stragrande maggioranza degli atleti che disputeranno le Olimpiadi di Parigi nella delegazione azzurra, nella loro vita quotidiana sono pagati dallo Stato, facendo parte dei gruppi sportivi militari e dei Corpi dello Stato. Hanno cioè vinto dei concorsi preparati ad hoc e riservati a residenti in Italia (e quindi, per dire, un Tamberi se spostasse la residenza all’estero non avrebbe questo beneficio), sono stati arruolati chi nella Polizia di Stato, chi nella Penitenziaria, chi nei Carabinieri e così via, ricevono uno stipendio – e i relativi contributi pensionistici – dallo Stato non per il servizio nelle forze armate o di polizia, ma appunto per allenarsi e gareggiare quotidianamente sotto le insegne degli otto gruppi di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri, Fiamme Oro (Polizia di Stato), Fiamme Gialle (Finanza), Fiamme Azzurre (Penitenziaria) e Fiamme Rosse (Vigili del Fuoco).

Ecco, parliamone: i gruppi sportivi militari e dei Corpi dello Stato sono da decenni l’elefante nella stanza dello sport italiano, una situazione del tutto peculiare che costringerebbe, se proprio volessimo farlo, ad aprire il discorso sul professionismo e su un movimento che non ha saputo o voluto evolversi e staccarsi dalla mammella dello Stato. Molti atleti assunti per concorso (sono circa 1200), non riuscendo a qualificarsi per eventi quali Mondiali o Europei, vivono l’intera carriera agonistica all’interno del circuito nazionale, magari nelle retrovie, e ciò genera più di qualche mugugno, ma soprattutto: se, partendo dalla residenza di Sinner e ragionando sulla proposta ne facciamo una questione etica, allora è giusto che lo Stato – e dunque il cittadino comune – paghi un ragazzo o una ragazza in età lavorativa per fare sport?

20240131 194629200 2603

Ora, è evidente che il denaro che circola nel tennis (e in altri sport professionistici) l’atletica se lo sogna, ed è altrettanto scontato che Sinner sarebbe ancora più simpatico se fosse residente e contribuisse con le sue tasse al fisco italiano. Poi però, per coerenza, bisognerebbe imporre a tv, giornali e testate varie – diciamo almeno a tutte quelle in qualche misura sovvenzionate dallo Stato – di non dare più alcuno spazio, magari, a quei tanti giornalisti in pensione che hanno deciso di trasferirsi in Portogallo per godere di un regime fiscale agevolato, o di prorogare ad libitum i benefici del Decreto Crescita nella speranza di riportare o portare in Italia contribuenti di altri Stati. Troppo facile, insomma, ridurre a un aspetto morale – a meno che, vale la pena ribadirlo, non si parli di evasioni accertate – un tema di grande complessità politica ed economica come questo. E troppo facile anche, per estensione, citare Federer o Nadal, che risiedono nei loro Paesi e lì pagano le tasse, ma uno in Svizzera – e la Svizzera, dal punto di vista fiscale, non è l’Italia – e l’altro a Maiorca (le Baleari dispongono di un regime fiscale speciale) perché, in definitiva, hanno valutato che fosse conveniente così.

More

Sanremo, Meloni, Pennetta e Montecarlo: dopo la vittoria di Sinner ecco l'Italia che non sa godersi i successi

di Lorenzo Giamattei

Sport

Sanremo, Meloni, Pennetta e Montecarlo: dopo la vittoria di Sinner ecco l'Italia che non sa godersi i successi

Cazzullo critica Sinner perché non paga le tasse in Italia. Ma lo sa che le tasse sono un’estorsione? E un uomo è più di un mucchio di numeri

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

La zattera

Cazzullo critica Sinner perché non paga le tasse in Italia. Ma lo sa che le tasse sono un’estorsione? E un uomo è più di un mucchio di numeri

Sì, Sinner è residente a Montecarlo perché gli conviene (in tutti i sensi). E smettiamola di fargli la morale

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

Sport

Sì, Sinner è residente a Montecarlo perché gli conviene (in tutti i sensi). E smettiamola di fargli la morale

Tag

  • aldo cazzullo
  • Jannik Sinner
  • Sport
  • Tennis

Top Stories

  • Imane Khelif maschio biologico? Dopo il test del dna le pugili olimpiche si rivoltano. Chelsey Heijnen sbotta: “Avrei potuto vincere un titolo mondiale, ma…”

    di Riccardo Canaletti

    Imane Khelif maschio biologico? Dopo il test del dna le pugili olimpiche si rivoltano. Chelsey Heijnen sbotta: “Avrei potuto vincere un titolo mondiale, ma…”
  • Questa Ferrari (con Leclerc, ma pure Hamilton) sta diventando una certezza. Il motivo? Finalmente si cominciano a imbroccare le strategie. Perché a vedere la gara del Montmelò...

    di Luca Vaccaro

    Questa Ferrari (con Leclerc, ma pure Hamilton) sta diventando una certezza. Il motivo? Finalmente si cominciano a imbroccare le strategie. Perché a vedere la gara del Montmelò...
  • LA BOMBA di John McEnroe: c’è un giocatore che dovrebbe essere alla pari di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz e no, non è Musetti

    di Giulia Sorrentino

    LA BOMBA di John McEnroe: c’è un giocatore che dovrebbe essere alla pari di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz e no, non è Musetti
  • Imane Khelif (un maschio biologico?) sospesa da tutte le gare dopo il referto? Ma perché non fa un nuovo test del dna? E cosa succederà con l’oro delle Olimpiadi vinto a Parigi 2024?

    di Riccardo Canaletti

    Imane Khelif (un maschio biologico?) sospesa da tutte le gare dopo il referto? Ma perché non fa un nuovo test del dna? E cosa succederà con l’oro delle Olimpiadi vinto a Parigi 2024?
  • Hamilton, Ferrari, Terruzzi e la fine della magia: “Lewis vorrebbe scappare”. E se Verstappen è ancora superman in Formula 1, il compagno di Leclerc “ha perso i super poteri”? “Quando ti infila Hulkenberg...”

    di Domenico Agrizzi

    Hamilton, Ferrari, Terruzzi e la fine della magia: “Lewis vorrebbe scappare”. E se Verstappen è ancora superman in Formula 1, il compagno di Leclerc “ha perso i super poteri”? “Quando ti infila Hulkenberg...”
  • La MotoGP ad Aragon è tutta in Marc Marquez che manda a fare in c*lo i giochini della Dorna: per quello che ha fatto, ma anche per come si è imposto

    di Cosimo Curatola

    La MotoGP ad Aragon è tutta in Marc Marquez che manda a fare in c*lo i giochini della Dorna: per quello che ha fatto, ma anche per come si è imposto

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Hamilton in Ferrari: il sogno di John Elkann che potrebbe realizzarsi. Firme in arrivo in settimana?

di Giulia Toninelli

Hamilton in Ferrari: il sogno di John Elkann che potrebbe realizzarsi. Firme in arrivo in settimana?
Next Next

Hamilton in Ferrari: il sogno di John Elkann che potrebbe realizzarsi....

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy