Paolo Ciabatti si presenta al microfoni di Sky con un sorriso malizioso alla fine dei due giorni di test a Portimaõ, ben conscio del fatto che quest’anno il primo avversario del campione del mondo sarà un altro ducatista: Pecco Bagnaia si è dimostrato imprendibile per tutti (con tanto record sul giro) e le altre sette Desmosedici sembrano in grado di salire sul podio. “Andare così bene su questa pista, dove torneremo tra due settimane per iniziare il mondiale, è molto importante: volevamo una conferma dopo Sepang e l’abbiamo avuta, siamo molto soddisfatti”, ha raccontato a Sandro Donato Grosso. Anche perché gli avversari sembrano ancora piuttosto lontani, da Marc Marquez che si immagina 5° posto in gara ad un Fabio Quartararo che ha fatto notizia più per il nuovo (e inguardabile) spoiler posteriore già scartato dalla squadra che per la crescita della sua M1.
A questo proposito, il Direttore Sportivo Ducati Corse spiega che difficilmente vedremo il Mooney VR46 Racing Team gestire due Yamaha il prossimo anno. Per quanto Lin Jarvis possa aprire le porte e facilitare il passaggio, il contratto con Ducati parla chiaro e i tempi sul giro fanno altrettanto: “Il loro team sta lavorando molto bene - le parole di Ciabatti - capisco che Yamaha abbia un rapporto particolare con Valentino Rossi e la VR46 e che evidentemente abbia l’interesse di ritrovare un team satellite, ma credo che dovrà succedere nel 2025. Siamo in un mercato libero, capisco che otto moto siano tante ma bisogna che gli altri costruttori riescano ad offrire pacchetti altrettanto competitivi a prezzi altrettanto competitivi”.
Non manca, per chiudere, una battuta su Andrea Iannone, che pochi giorni fa si è trovato a Misano con Michele Pirro in sella ad una Ducati Panigale V4. Se Paolo Campinoti (proprietario del Team Pramac) aveva lasciato aperta una porta per il ritorno di Andrea in MotoGP, Ciabatti lascia intendere che sarà piuttosto complicato: “Io ho la massima stima di Andrea Iannone, anche se quattro anni lontano dalle gare sono tanti. Lui si è mantenuto in allenamento, però è anche vero che nel frattempo sono venuti fuori piloti molto giovani che vanno molto forte. Mai dire mai, ma la vedo molto difficile”.