A Spa Francorchamps il film inizia sempre allo stesso modo. Piove, fa freddo e sulla griglia di partenza tutti si chiedono se, effettivamente, sarà possibile partire. È il tratto distintivo della pista belga, ciò che la rende speciale e imprevedibile. Anche nel 2025, la Formula 1 in Belgio ha dovuto fare i conti con un meteo ballerino sin dall’inizio del weekend, con il picco di pioggia arrivato proprio il giorno della gara - impedendo alla Formula 3 di correre mentre il resto delle categorie di supporto del mondiale sono riuscite a farlo. Il maltempo tipico delle Ardenne ha ritardato di un’ora la partenza del Gran Premio più atteso tra gli europei, ma una volta arrivato il sole Lando Norris ha potuto prendere il via dalla sua pole position.

In quell’ora di attesa però, il tema più discusso tra tifosi ed esperti (essendo uno degli argomenti che più divide chi orbita nel motorsport indipendentemente dal ruolo che svolge) è stato proprio la sospensione della gara. Si poteva partire lo stesso? Era davvero una situazione pericolosa? Ma se ogni volta che piove non si corre, cosa ci si va a fare nei paesi dove il meteo è più ballerino? Le domande sono state tantissime e hanno aperto decine di conversazioni. A far riflettere è proprio il comportamento della Federazione, che ogni volta (a quanto pare) che vede due gocce d’acqua decide di sospendere la corsa. Di gare bagnate nel 2025 non se ne sono viste molte, anzi, quella corrente è una delle stagioni più asciutte degli ultimi cinque anni, ma l’esito della giornata vede la FIA e la direzione gara decisamente troppo conservative. Anche perché a Spa non si sa mai cosa può succedere, quindi rimandare infinitamente una gara può avere i suoi effetti negativi.

Una volta spenti i semafori però, con la gara che di fatto è partita dietro alla Safety car, Oscar Piastri è stato rapido e furbo nella costruzione dell’attacco al suo compagno di squadra, che scattava proprio dalla pole position. Non ha fatto passare nemmeno un giro l’australiano prima di sferrare il suo attacco, andato a buon fine dopo il lungo rettilineo del Kemmel, a Les Combes, uno dei punti migliori per superare a Spa: Oscar Piastri ha così preso la leadership della corsa da Lando Norris, senza perderla mai per i quarantaquattro giri messi a segno in Belgio. Il britannico si è fatto beffare subito e poi non è mai riuscito a recuperare il vantaggio su Piastri, accontentandosi di una seconda posizione e di un’altra sconfitta nella classifica piloti: con questi punti, l’australiano potrà andare in vacanza con la leadership di campionato ben salda tra le sue mani.
Una volta sventolata la bandiera a scacchi però, in parlare della McLaren sono pochi: sul terzo gradino del podio c’è Charles Leclerc, autore di un weekend strepitoso con la Ferrari. Dopo una stagione in difficoltà, ricca di problemi e con pochissime buone notizie, il monegasco è riuscito a salire sul podio sul tracciato dove, ormai sei anni fa, aveva ottenuto la sua prima vittoria in carriera. Ha resistito agli attacchi di Max Verstappen sul bagnato a inizio gara e sull’asciutto negli ultimi cinque giri e, con l’aiuto di un ottimo lavoro del team quando è arrivato il momento del pit stop, è riuscito a transitare per terzo sulla linea del traguardo. Una prestazione che fa volare la rossa in Ungheria, con il prossimo Gran Premio in calendario per domenica 3 agosto, con il sorriso. Anche perché entrambe le vetture, contro i pronostici, sono riuscite a portare a Maranello dei punti: Lewis Hamilton scattava dal fondo della griglia e ha concluso la gara settimo, dopo una strategia ottima - il britannico è stato il primo a montare gli pneumatici da asciutto - che gli ha permesso di sfruttare il suo passo e di rimontare fino alla settima piazza.

Charles Leclerc però è il pilota della giornata in Belgio, senza ombra di dubbio. Dietro di lui, il vincitore della gara Sprint Max Verstappen si è accontentato della quarta posizione, seguito da George Russell, l’altro rivale del monegasco per il podio: dopo la fase del cambio pneumatici infatti c’era anche il pilota della Mercedes in lotta per la terza posizione. Lewis Hamilton è quasi riuscito a classificarsi sesto e se non fosse stato per l’incredibile competitività di Alex Albon sulla Williams ci sarebbe anche riuscito. Il pilota thailandese scattava dalla quinta posizione, che confermava una buonissima forma per il team britannico, ed è riuscito a classificarsi nuovamente in zona punti. A chiudere la top 10 Liam Lawson, autore di un weekend più che positivo con i Racing Bulls, Gabriel Bortoleto, il miglior rookie in Belgio, e Pierre Gasly.

