Pecco Bagnaia è arrivato a Misano con l’idea di ripartire da zero. Ha chiesto scusa ad Alex Marquez, lasciato alle spalle Aragon e preso degli antidolorifici per tenere a bada il dolore ancora molto intenso dopo l’incidente. “L’anno scorso è stato peggio”, dice alla fine delle libere del venerdì. Va detto che, per qualche motivo, non è la prima volta: anche nel 2020 Bagnaia si era presentato a Misano con le stampelle per poi prodursi in pole position e podio.“Stamattina ero spaventato perché sentivo un sacco di dolore a spalle e costole”, comincia a raccontare. Non mi sentivo bene, quindi per il pomeriggio abbiamo deciso di prendere degli antidolorifici e a parte i primi due o tre giri che mi sono serviti per riscaldarmi tutto è venuto meglio. Non sono proprio al massimo, ma sono riuscito a concentrarmi sulla guida e sul setting”.
Il risultato è oltre le aspettative di tutti, anche le sue: “Fare il primo tempo qui dopo l’incidente di Aragon mi ha regalato un bel po’ di confidenza, anche perché ogni cambio di direzione era come una coltellata. Fortuna che siamo a Misano, oggi l’obiettivo era finire nei primi dieci e abbiamo chiuso col primo posto perché il time attack è andato bene. Sul passo andiamo benissimo e sono molto contento. Penso che questo sia stato il giorno peggiore, lavorerò col fisioterapista e starò sempre meglio ma prenderò antidolorifici anche domenica… ma niente di troppo forte eh, altrimenti è peggio”.
Quando gli chiediamo cosa si aspetta da questo weekend lui parla chiaro: “Ad Aragon per qualche motivo non ero in condizione di fare niente, ero sempre in difficoltà. Sono successe tutte le cose possibili, tronare subito in una gara dove il feeling è normale fa la differenza. Marc è riuscito ad essere veloce da subito, secondo me la vittoria di Aragon gli ha dato molta motivazione in una pista in cui comunque è sempre andato forte. Io credo che la lotta sia principalmente tra noi tre, tra me Martín e Marquez, ma anche Enea e Franco sono molto veloci”.
Al netto dei risultati che ci aspettano nei prossimi giorni, Bagnaia ci sta dimostrando una solidità mentale che pochi dei suoi colleghi riescono a portare in pista: in 24 ore a Misano ha ucciso la polemica, il dolore e il cronometro. Ora resta il confronto con gli avversari.