È vero, il mondiale lo si vince in pista a Valencia e quella coppa, una spirale vertiginosa con su incisi i nomi dei migliori, la consegnano al gran galà di domenica sera, il FIM MotoGP Awards. Poi però, a certificare formalmente il titolo, c’è un altro evento, che invece premia i piloti migliori di ogni disciplina. Il fatto che si chiami FIM Awards (uguale, senza MotoGP) e che sia più istituzionale la dice lunga su quanto Dorna abbia un controllo sul campionato, cosa che comunque non dev’essere importata più di tanto a Pecco Bagnaia che lì ha ritirato la sua seconda medaglia - dopo il 2018 in Moto2 - di campione del mondo.
Se non altro, Pecco non ha dovuto comprare due vestiti diversi e si è presentato alla serata di Rimini con lo stesso smoking nero visto a Valencia su cui ha fatto ricamare, in rosso sul taschino, la scritta GoFree: “È tutto molto bello”, ha raccontato Bagnaia a Corsedimoto. “Sono molto contento, orgoglioso e mi sto godendo ogni momento possibile prima di tornare a pensare alla prossima stagione. Mi fa tanto piacere indossare il completo elegante perché significa che sto facendo bene. E’ una soddisfazione anche doversi vestire così. Lo stile? la MotoGP ultimamente si sta evolvendo anche in questo ambito e sono favorevole, si vedono sempre di più piloti in tiro. Siamo belli così e personalmente mi sento molto bene vestito in questo modo”.
Essere campione del mondo, spiega poi, non gli ha sconvolto la vita. Anche perché forse è ancora troppo presto: “Io per ora continuo ad andare a fare la spesa, ad andare alle poste quindi al momento faccio ciò che facevo prima. Non so come e se mi cambierà la vita, non ho idea”.
Durante la serata, la FIM ha consegnato anche un premio alla carriera a Valentino Rossi, presente in sala con la fidanzata Francesca, e Pecco è salito sul palco assieme a lui per una sorta di passaggio del testimone. D'altronde la VR46 Academy è stata fondamentale per quel mondiale che all’Italia mancava dal 2009. Così, in un'intervista a Sky, Pecco ha parlato anche di Valentino: “È stato emozionante condividere il palco con lui. Io ho la fortuna di poter condividere la mia vita molto spesso con Vale perché stiamo veramente tanto insieme e mi rendo conto di essere molto fortunato, posso chiedergli cose che non tutti possono chiedere. È veramente una persona fantastica e nessuno sarà mai come lui”, ha concluso Bagnaia.
A proposito del prossimo anno invece, ha spiegato che il titolo dovrà essere un punto di partenza, un insegnamento per migliorarsi ancora: “La consapevolezza di poter vincere ti restituisce un po’ di serenità. Bisognerà dimostrare che abbiamo imparato dai nostri errori di questa stagione e partire già da un punto un po’ più avanzato. Però vedremo durante la prossima stagione, secondo me è molto difficile già immaginarsi e prevedere cosa succederà, però l’importante è rimanere tranquilli, sappiamo che lavorando bene e facendo il massimo riusciamo ad ottenere grandi risultati. Per realizzare a pieno di essere campione del mondo dovrò andare in vacanza”. Di tempo ne ha almeno fino al 21 gennaio, quando Ducati presenterà il Team 2023 a Madonna di Campiglio.