Pecco Bagnaia è furibondo, la gara di domenica di Misano poteva segnare il suo ritorno in vetta al mondiale, invece è tutto da rifare… e con una gara in meno a disposizione. Adesso sono 24 i punti da recuperare su Martin e solo grazie a Bastianini non sono ventinove, ma quello che "brucia" non è tanto il fatto di aver perso dei punti ma come è successo. Dopo essersi portato a casa la pole e la Sprint del sabato, Pecco aveva grandi aspettative per la gara di domenica: partito riesce a passare subito in testa e a guidare la gara per quattro giri, poi il sorpasso di Jorge prima ed Enea poi e perdere rapidamente oltre tre secondi; al 16° giro cominciata la rimonta con un tempo record e poco dopo Pecco si ritrova a rotolare nella ghiaia.
"Lo stato d'animo è che sono incazzato nero - commenta a caldo Bagnaia - è molto facile. Non con la Michelin, loro non ne possono niente. Non posso essere arrabbiato con qualcuno che fa un qualcosa, ma non lo fa apposta. Però fa girare le palle: fai la pole, vinci la Sprint e in gara migliori la partenza, essendo primo al primo giro, e vederti passare, con gli altri che ti vanno via quasi tre secondi e mezzo perché non puoi spingere, è un qualcosa che me le fa girare veramente tanto". Poi, entrando nello specifico di quanto accaduto, prosegue: "Io non ho mai sentito nella storia una situazione simile a questa, anche se devo dire che l'anno scorso, quando mi stesi alla seconda curva a Barcellona, avevo avuto la stessa sensazione nel warm-up lap. Anche oggi, infatti, mi è successo all'ultima curva, che ho rischiato di cadere praticamente senza dare gas quasi. Il feeling non era il massimo, la differenza è che a Barcellona non c'è grip e qui il feeling è ottimo. La gomma ci ha solo messo 15 giri a funzionare".
Interpellato dal sito Motorsport, il responsabile della Michelin Piero Taramasso ha voluto fornire il suo punto di vista sulla vicenda: "Pecco è stato davanti per i primi quattro giri, poi ha avuto un calo che non ci spieghiamo: per quattro o cinque giri ha perso tre decimi. Dobbiamo capire da dove viene questa cosa, se sia un qualcosa legato alla pista, alla moto o alle gomme. Ma a partire dal 12° giro il suo ritmo è tornato velocissimo e al 16° ha fatto il giro veloce in 1'30"8, a soli otto decimi dalla pole e dal record della pista. Veniva su forte e sembrava che potesse prendere Bastianini e Martin, poi è caduto. Stiamo analizzando la cosa, ma per il momento abbiamo solo i suoi commenti ed i tempi sul giro. Quando poi Ducati ci darà anche i dati, cercheremo di capire insieme da cosa è derivato quel calo. Ci vorrà del tempo, ma vorremmo capire a cosa è stato dovuto, perché ci sono sempre delle cose nuove da scoprire".
La casa francese prima di assumersi responsabilità (che potrebbe non avere) vuole, giustamente, fare chiarezza su quanto accaduto, anche perché è abbastanza inusuale: "La cosa strana è che i tempi sul giro non combaciano con i commenti di Pecco - prosegue Taramasso - lui dice che la gomma non ha funzionato da subito e lo ha fatto solo dal 12° giro in poi. In realtà, i tempi dei primi 4 giri erano buoni, quindi è dopo che dobbiamo capire da dove viene il calo. Solo con i dati si potrà capire, ma non è il comportamento di una gomma che non funziona, perché quella lo fa dall'inizio alla fine e lo vedi dai tempi, che possono essere più lenti di 7-8 decimi. Non è stato neanche il comportamento di una gomma che ha problemi di temperatura, anche se con qualcuna è capitato questo weekend, specialmente con le posteriori medie sul lato sinistro. In alcuni casi ci sono voluti 6-7 giri, poi però entrava in temperatura e funzionava bene. Ma anche questa non sembra la descrizione che abbiamo avuto da Pecco. Da queste indicazioni non sembra un problema di gomma o di Warm-Up, ma spero che presto potremo dare una risposta a tutti".
Insomma, quello che doveva essere un week-end tranquillo per Michelin, visto che avevano corso sulla medesima pista solo due settimane prima e vi sono stati svolti i test, si è trasformato se non in un incubo quanto meno in un mistero… una situazione che offre materiali ai cospiratori a tempo pieno, ma che invece ha bisogno solo di un po' di tempo per essere analizzata e spiegata.