Il venerdì di Pecco Bagnaia a Misano non è solamente un settimo tempo a quasi quattro decimi da Marco Bezzecchi. “È una top ten che vale come una pole position” – ha precisato subito il numero 1 al media debrief coi giornalisti nell’hospitality Ducati. Il ducatista quest’anno aveva già corso facendo i conti con ammaccature importanti. Al Mugello, per esempio, Bagnaia si incamminava verso la moto accompagnandosi con una stampella, reduce da una frattura all’astragalo rimediata precedentemente a Le Mans. In quell’occasione, però, Pecco aveva avuto quattro settimane di tempo, di fisioterapia e trattamenti, prima di rimettersi in sella. A Misano invece - sempre in Italia – ci è arrivato con solamente quattro giorni di riposo sulle spalle. Quattro giorni di distanza dal tremendo crash di Barcellona, che ha lasciato in eredità a Pecco un impressionante ematoma sulla gamba destra, al di sotto del ginocchio. Un crash che fortunatamente, a giudicare dal venerdì di Misano, non ha lasciato strascichi mentali.
Bagnaia è tornato sull’episodio del Montmelò quando un giornalista gli ha riportato la considerazione che Paolo Simoncelli ha espresso qui a MOW in settimana. Lo strike innescato da Enea Bastianini in curva 1 – secondo Paolo – ha paradossalmente aiutato Pecco Bagnaia, che si è visto sfiorato da cinque moto in meno. Il campione del mondo in carica ha concordato con Simoncelli e, dopo un pensiero gentile rivolto al compagno di squadra, ha aggiunto un dettaglio puntuale e allo stesso tempo inaspettato, che ha gelato il sangue dei giornalisti presenti: “È vero, la sfortuna di Bastianini è stata la mia fortuna. Ma ho avuto un’altra fortuna, che a passarmi sopra sia stata una KTM e non un’Aprilia, che col cucchiaio mi avrebbe probabilmente tranciato le gambe (la KTM invece non dispone dell’appendice aerodinamica agganciata alla parte bassa della carena, ndr). Comunque ci siamo scambiati dei messaggi con Enea questa settimana, sta attraversando un momento molto complicato, mi dispiace davvero per lui”.
Poi Pecco comincia ad analizzare il suo Day 1 a Misano, tra sofferenze e sorrisi: “È incredibile la performance che abbiamo avuto considerando la situazione in cui siamo e quanti giorni sono passati dalla botta. Alla fine il primo impatto è stato di 24 G sull’asfalto, il secondo sulla gamba di 23 G. Si sentono tutti, devo dire. Speravo di sentirmi meglio questa mattina perché non posso muovere il piede per l’ematoma e per il dolore, e il problema di stamattina era che dovevo capire dove mettere il piede. Questo pomeriggio abbiamo spostato la leva del freno posteriore perché mi premeva sul punto dolente e perdevo il posteriore in tutte le curve veloci, il che era abbastanza spaventoso. Normalmente butto fuori la gamba per essere più bilanciato e per frenare di più, posso farlo qui ma non è lo stesso, sono più instabile in frenata. Un’altra limitazione è che non riesco ad inclinarmi come al solito, non posso forzare in piega con l’ematoma. Abbiamo la fortuna che questo tracciato ha molto grip e posso girare la moto di gas. Così al pomeriggio ho capito dove mettere il piede e ho capito dove non posso piegare come al solito. Abbiamo fatto un buono step nel pomeriggio, il dolore è abbastanza intenso, ma mi sento un po' meglio rispetto a stamattina. Il fatto che poi siamo stati competitivi aiuta molto. Essere in top 10 oggi è come una pole position e io, come tutto il team, ero abbastanza emozionato alla fine del turno. Non so cosa aspettarmi da domani, ma sono molto soddisfatto del risultato di oggi, non si vede forse ma solo perché sono stanco”.
Un’ultima battuta viene dedicata ai rumors che vorrebbero Marc Marquez sulla Ducati del Team Gresini nel 2024: “Sarei felice per Marc in Gresini, perché con Marc in Ducati potremmo avere delle belle battaglie. Di sicuro se arriva sarà super veloce, dall’inizio. Avere un rivale come lui sarebbe grandioso”. Sul finale, poi, viene chiesto a Pecco di racocontare quali siano state le difficoltà più grandi dei giorni post-Barcellona: “Dormire è stata la cosa più difficile perché anche lì non sapevo come mettermi, i 24 g di cui parlavo prima erano tutti sul coccige. Dormire che ti fa male il sedere non lo consiglio a nessuno, sono stati giorni difficili anche per andare di corpo, è stato qualcosa di molto complicato (ride, ndr). Sarei felice andassi via di qui essendo soddisfatto di quello che abbiamo ottenuto. Al momento mi vedo da top 5, ma quello che verrà verrà”.