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Pecco Bagnaia re del sabato coi tortellini sul casco per combattere l’autismo e 32 millesimi lasciati sulla vernice: “Ci avrei provato comunque”

  • di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

21 settembre 2024

Pecco Bagnaia re del sabato coi tortellini sul casco per combattere l’autismo e 32 millesimi lasciati sulla vernice: “Ci avrei provato comunque”
Pecco Bagnaia vince, in rimonta su Jorge Martín, la Sprint di Misano 2. Lo fa con un casco ai tortellini in brodo che ricorda Elio e le Storie Tese e una furia agonistica che racconta il suo momento, oltre alla piega che sta prendendo questo finale di stagione

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Il casco ai tortellini di Pecco Bagnaia per Misano 2 sembra una canzone di Elio e Le Storie Tese, perché è l’ironia del non senso che si incontra un po’ con l’Emilia-Romagna. Invece se sono proprio gli EelST a venirti in mente è per un altro motivo: l’omaggio di Bagnaia è per Il Tortellante, un’associazione che promuove il lavoro di persone affette da disturbi di tipo autistico come fa Elio con suo figlio Dante e PizzAut, una catena (nonché una Onlus) di pizzerie in cui a lavorare sono ragazzi autistici.

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Nel caso di Bagnaia l’associazione si chiama Il Tortellante e, per l’appunto, fornisce tortellini alle cucine di Massimo Bottura: “Io credo che il Tortellante sia un’iniziativa fantastica per dare valore a persone con dei problemi o, comunque, dei limiti, che possono così diventare partecipi e utili in un progetto grandissimo”, ci ha raccontato Pecco, con slancio, dopo aver vinto la Sprint del sabato con quel casco in testa. “Quello che viene fuori dal Tortellante viene utilizzato nelle cucine di un ristorante tre stelle Michelin. È una cosa veramente importante. Conoscevo questa realtà ma non ho mai trovato il momento giusto, penso che sia qualcosa da valorizzare al massimo. Questo weekend era il momento giusto per via di tante cose che, purtroppo, sono successe. Si è rivelato tutto più difficile di come l’avevo pensato mentalmente, ma credo che fare del bene sia positivo in ogni situazione. La dedica a Luca sul casco? Ovviamente non basta, niente potrà mai bastare. In ogni caso credo che portarmelo dietro durante la mia carriera è il minimo che io possa fare”.

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C’è poi la gara Sprint, vinta come forse non si era mai visto fare: Bagnaia sbaglia al via, recupera nella prima parte, segnando un 1:30.792 al quinto passaggio e passa Martín all’ultima curva del Carro, sfruttando un errore del rivale e un punto della pista in cui andava visibilmente più forte: “Nella sprint non volevo accettare un secondo posto”, le sue parole sulla gara. “Il potenziale che abbiamo è qualcosa da non sprecare, sapevo di averne un po’ di più e ho provato in tutti i modo ad essere vicino, per avere qualche possibilità, specialmente nel settore 3. È sempre complicato con Martín,ma vedremo cosa si riuscirà a fare. Questa è stata una gara di velocità pura. E quando sei così vicino al limite è un attimo commettere anche un piccolo errore che, però, può costarti carissimo”.

Non manca, a questo punto, un passaggio sulla qualifica, quando (pur avendo battuto il suo miglior tempo di due decimi) Bagnaia non è riuscito a scendere sotto il muro del minuto e mezzo,  cosa che invece si aspettava di fare. La spiegazione, se è possibile, è meglio della prestazione in sé: “Ho toccato la linea bianca al Curvone e mi si è chiusa davanti. Lì ho perso 32 millesimi, vedi proprio che nel giro della pole ho fatto il terzo settore 32 millesimi più piano. Ed è lì che ho perso il tempo, mi si è chiusa davanti! Purtroppo le linee bianche sono state riverniciate stanotte e non è stata una gran cosa”.

La sensazione è che quello che ci ha appena parlato è il miglior Bagnaia di sempre. Lo spirito, la velocità, la determinazione: Pecco corre per vincere, per chi non c’è più, per essere migliore di sé stesso. E, sulla sfida per il titolo, ha le idee chiarissime: “Se facessi secondo perderei punti da Jorge. Lui sa che è la stessa cosa”.

Sarà un finale di stagione eccezionale.

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