Pedro Acosta: Campione del mondo Moto2, Campione del mondo Moto3... predestinato a vincere anche in MotoGP? Beh, è presto per dirlo, la concorrenza è decisamente alta. Non dimentichiamo che nella prossima stagione ci saranno in pista i 4 piloti che hanno vinto 9 degli ultimi 10 titoli mondiali. Inoltre el Tiburòn corre in GasGas (con una KTM RC16) che tutto sommato è ancora un a squadra giovane, quindi perché tutte queste aspettative?
Beh, i risultati visti a Sepang non so possono ignorare, anche se si tratta di test Pedro è stato costantemente tra i primi già dagli shakedown. Impressionante. E oggi una sorta di consacrazione, con lo stesso Marquez che ai microfoni di MotoGP ha espresso il suo parere: "È andato molto forte", sono state le sue parole. Poi, però, ha aggiunto che "Non mi sorprende. Quando arrivi dalla Moto2 hai una sorta di spinta, una dose extra di incoscienza che ti permette di andare molto forte. Con il tempo la perdi e guadagni altre cose. Ma sono convinto che in tante gare lotterà per le prime posizioni" e per la fine dell'anno? "Tra i primi cinque", la risposta di Marc. Se non un'investitura quanto meno un attestato di stima che il "cabroncito" non ha dedicato a molti.
Certo è che il trono, ormai da due anni, non è più nelle sue mani e molti addetti ai lavori pensano che il pilota da battere resti il silenzioso Pecco Bagnaia.
In tutto questo, Marc Marquez ha parlato anche della sua condizione prima di scendere in pista: "I mesi invernali sono stati brevi, perché vorresti sempre avere più tempo per prepararti meglio fisicamente, ma allo stesso tempo ti manca salire in moto". E poi, sapendo quale sia il vero punto ha aggiunto: "Sono più in forma rispetto ad un anno fa, a dicembre sono stato operato al braccio per risolvere un problema di sindrome compartimentale, ma mi sono ripreso molto velocemente. Normalmente passavo dal motocross direttamente alla MotoGP, ma dopo l'incidente che ho avuto nel 2020, non potendo tendere più di tanto il braccio, ho dovuto iniziare a lavorare con le moto da pista. (In particolare una Ducati V4S che gli è stata messa a disposizione dal team, ndr.) Gresini ha organizzato il test in Portimao ed è stato bene, ad esempio per il collo e le tensioni. Così in questi giornisoffro meno, anche se quelle sono moto che non c'entrano nulla con una MotoGP".
A Portimao però Marc non era solo, anzi, proprio lui e suo fratello si sono fermati per aiutare Franco Morbidelli che ha avuto un brutto incidente alla curva otto: "Siamo rivali in pista - ha detto parlando proprio di Morbidelli - ma anche amici. Io e mio fratello siamo arrivati per primi. Era privo di sensi e in una posizione in cui faceva fatica a respirare. Lo abbiamo messo su un fianco e gli abbiamo aperto la tuta mentre aspettavamo i marshall, di solito ci mettono più tempo quando si fa una missione privata test. Qualunque altro pilota avrebbe fatto come noi”.