Pedro Acosta ha iniziato la stagione meravigliando tutti per la sua capacità di guidare la sua KTM, arrivando spesso e volentieri davanti ai suoi compagni di marca e dando il via a lodi sperticate. Ma i suoi detrattori non hanno fatto in tempo a sottolineare che nella storia si sono visti rookie ben più vincenti che le prestazioni del giovane pilota spagnolo sono peggiorate, facendolo tornare nell'ombra della "normalità".
Non una questione di "testa" come conferma lo stesso Acosta: “Sono motivato, felice. La verità è che dopo il test di Misano sono andato a Valencia per un paio di giorni con gli amici per staccare la spina. Me ne sono dimenticato, questo weekend non è successo. E siamo di nuovo al top. Mi hanno anche cambiato la telemetria, quindi credo che potremo fare un passo avanti”. Ma oltre a cercare un po' di tranquillità ha avuto anche la possibilità di passare una serata con Dani Pedrosa, che a quanto pare ha significato molto per Pedro: “Ho cenato con Pedrosa, non avevo mai avuto una cena del genere con lui. Abbiamo cenato martedì, era da tempo che non avevo una cena così intensa. A parte le moto, mi ha parlato di tutto. Mi ha raccontato di quando era alla Honda, del team Movistar, di questo e di quello. E wow, ho capito com'erano le moto di una volta, è pazzesco avere un ragazzo davvero in gamba che ti racconta come ha vissuto le corse. Mi ha dato un'altra visione di come guardare le gare. Queste cose è bene metterle in tasca. E soprattutto essere tranquilli e analizzare l'intera situazione”.
E la situazione Pedro Acosta l'ha analizzata per davvero. “Al test di Misano mi sono seduto con il mio tecnico e il mio stratega, per vedere cosa era cambiato, per spiegarmi cosa era cambiato dall'inizio dell'anno a qui, cosa era successo. Siamo giunti a conclusioni chiare. A volte bisogna fare due passi indietro per fare tre passi avanti. Qui faremo un passo indietro rispetto a quello che stavamo usando all'inizio dell'anno, abbiamo smesso di provare cose senza senso. Non avremo cose nuove, ci concentreremo su ciò che abbiamo. Non ci saranno novità, ci concentreremo su quello che abbiamo, prenderemo quello che avevamo all'inizio dell'anno e lo porteremo avanti fino alla fine. Con i cambiamenti che abbiamo apportato ho smesso di essere efficace. Ora stiamo tornando indietro. Non dovrò concentrarmi sulla guida, perché potrò farlo nel modo che conosco”.
E così si riparte da Aragon, dove Pedro Acosta non ha mai girato con una MotoGP e dove è stato rifatto completamente l'asfalto della pista: “Ho girato qui tre o quattro settimane fa, è vero che tutto sembrava troppo fresco. Era come in America, era come se l'olio uscisse dall'asfalto, sembrava fresco. Vedremo domani. È vero che tutti i dossi sono spariti, non c'è più quello alla curva 11, quello con il muro, che per me c'è sempre stato fin da quando ero bambino e ha sempre rappresentato un problema. La pista sembra buona, vediamo come reagiscono le moto e le gomme”.
Insomma, le sensazioni sono positive e l'idea di "ripartire" dalle impostazioni di inizio anno potrebbe far tornare Pedro a combattere per le posizioni di vertice, magari scavalcando di nuovo Brad Binder che ora lo precede di tre punti in classifica generale.