Il nome di Jannik Sinner è sulla bocca di tutti. Il tennista italiano, numero uno al mondo, infatti, sembra essere diventato il grande protagonista, e adesso forse antagonista, del tennis. Dopo un exploit incredibile che lo ha visto scalare la classifica Atp, a partire dallo scorso mese con la rinuncia all’ultimo alle Olimpiadi di Parigi le polemiche intorno all’altoatesino classe 2001 sono esplose; e la relazione con la collega russa Anna Kalinskaya, con la presunta crisi di coppia, non ha sicuramente aiutato in quel momento. Poi è arrivata lo scandalo definitivo: il caso doping per la positività dell’italiano a un test dello scorso marzo al Clostebol, sostanza vietata. Una questione che, nonostante il tennista sia stato già scagionato dall’Itia (International Tennis Integrity Agency) per “assunzione inconsapevole”, sembra aver cambiato radicalmente l’immagine di Jannik. E le critiche, alcune dure, altre subdole, sono arrivate dagli stessi colleghi impegnati, come lo stesso Sinner, agli Us Open. Da Carlos Alcaraz a Novak Djokovic, eppure il torneo statunitense svela una realtà molto diversa dalla narrazione delle polemiche degli ultimi giorni…
Sì, perché mentre l’altoatesino continua a vincere sul campo (al terzo turno il match con Christopher O’Connell che ha battuto Bellucci), bisogna riportare che gli altri big non se la stanno poi cavando tanto bene in terra americana, anzi... L’esempio lampante è quanto accaduto a Carlos Alcaraz, uscito inaspettatamente (e malissimo) al secondo turno del torneo, dopo aver perso contro Botic van de Zandschulp. Ma se tutti parlano del brutto periodo di Sinner, nessuno parla invece di quello dello spagnolo classe 2003: perso nella finale singolo ai giochi olimpici, mentre il doppio in coppia con Rafael Nadal è andata molto peggio, uscito male ai sedicesimi di finale dei Cincinnati Masters (con tanto di racchetta spaccata per la delusione), e adesso la bruttissima sconfitta agli Us Open. Ma non è che dopo le Olimpiadi è caduto in crisi? Non se la passa certo meglio il venerabile maestro Djokovic, anche se ormai abbiamo imparato a non darlo mai per morto. Il campione olimpico, infatti, al secondo turno del torneo statunitense ha battuto a fatica, e a tavolino, il connazionale Laslo Đere, dovendosela poi vedere con Alexei Popyrin (fresco vincitore dei Canada Open). Negli ultimi giorni Carlos e Nole sembravano molto concentrati a commentare la situazione di Jannik, colpa anche delle assidue domande dei giornalisti. Forse una distrazione di troppo per loro, più che per Sinner?