Vero, l’Us Open di tennis è finalmente cominciato, eppure l’attenzione di tutti, tra appassionati e professionisti, sembra essere concentrata altrove. A rubare la scena, infatti, è il caso doping di Jannik Sinner, ormai esploso qualche giorno fa, che continua a far discutere. Il tennista italiano, il numero uno al mondo nella classifica Atp, a un controllo effettuato lo scorso mese di marzo è risultato positivo al Clostebol, uno steroide anabolizzante vietato e contenuto in una pomata cicatrizzante usata dall’ex fisioterapista (ora licenziato) dell’altoatesino. In difesa dell’atleta di San Candido, oltre vari messaggi di sostegno da parte di alcuni colleghi, è arrivata la sentenza dell’Itia (International Tennis Integrity Agency), che ha condotto un’indagine indipendente sulla questione scagionando infine Jannik per “assunzione inconsapevole” della sostanza. Eppure c’è chi continua ancora ad attaccare l’italiano, prossimo a debuttare nel torneo statunitense. Tra questi, oltre al tennista olandese Tallon Grieskspoor, il più critico è stato sicuramente l’australiano Nick Kyrgios, che prima ha attaccato Sinner sui social (venendo smentito addirittura da X) e poi anche in televisione. Ma mica sarà geloso per la relazione con Anna Kalinskaya?
Il tennista australiano, ormai lontano dai campi da oltre un anno e diventato un commentatore, ha dunque cominciato ad attaccare Sinner sui social, e più precisamente sul suo profilo X (ex Twitter): “Ridicolo – ha scritto in un tweet –, che sia stato accidentale o pianificato. Ti hanno fatto fare due test con una sostanza (steroide) proibita... dovresti stare via per due anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Crema per massaggi... Sì, bella questa”. Delle parole che hanno certamente fatto discutere, e che sono state poi smentite dalla stessa piattaforma social e dai suoi utenti che hanno riportato le parole del professore David Cowan. Poi, oltre a un altro attacco via X, Kyrgios è intervenuto durante un programma su Espn, e ha sostenuto e confermato quanto scritto in precedenza: “Tutto ciò che scrivo sui social media lo devo difendere. Ho visto molti miei amici passare attraverso il doping ed essere sospesi. Abbiamo visto giocatori come Halep e tutti gli altri e sembra che ogni volta che una di queste cose viene fuori, c’è sempre un processo diverso per i diversi giocatori”. L’intenzione dell’australiano, dunque, è quella di evidenziare un diverso trattamento tra l’altoatesino e gli altri tennisti, e a questo proposito ha anche affermato che “non ho nulla contro Sinner a livello personale [...] ma se si guarda a Jenson Brooksby, a giocatori a cui è stata tolta la carriera per un anno, e a qualcuno come Sinner che ha fatto di testa sua...”. Poi Kyrgios ha affermato anche di non credere alla versione della pomata cicatrizzante: “A ogni fisioterapista che lavora per un giocatore – ha affermato –, così come ogni giocatore viene inviata ogni anno una lista di sostanze proibite. A pagina cinque c’è scritto ‘Vietato in ogni momento’. Sono abbastanza sicuro che ciò significhi che, a prescindere dalla quantità o dalla presenza, si è positivi al test”. Insomma, tanto per farla breve, l’australiano classe '95, oltre a una sospensione di due anni per Sinner, vuole solamente che “le condizioni di gioco siano uguali per tutti”. Ma come mai tutto questo odio di Kyrgios nei confronti dell’italiano? Per alcuni più che una questione sportiva si tratterebbe piuttosto di gelosia, visto che Jannik attualmente è fidanzato (anche se negli ultimi giorni sono sorti alcuni dubbi) con la tennista russa Anna Kalinskaya, guarda caso proprio un’ex dell’australiano...