Non vedo l’ora di guidare la MotoGP per la prima volta a Portimao. E’ l’estrema sintesi del Pedro Acosta pensiero, con il giovane fenomeno di GasGas e KTM che tira via in velocità anche nelle classiche dichiarazioni ufficiali che i piloti devono rilasciare prima di ogni fine settimana. A lui interessa solo salire in sella e magari migliorare, perché è vero che dopo Losail tutti hanno avuto parole di assoluto entusiasmo verso di lui, ma il 31 non è stato altrettanto contento. Perché è consapevole di aver peccato di inesperienza e di essere arrivato alla fine della gara lunga della domenica con il fisico provatissimo e gli pneumatici praticamente distrutti. Però le sensazioni sono state più che buone e adesso che ha una lezione in più da portarsi in sella è determinatissimo a riprovarci.
“Portimao – ha affermato - è un circuito che mi piace e ho un ottimo feeling con la moto e la squadra dopo il Qatar. L'obiettivo principale è continuare ad adattarsi alla moto e alla categoria e cercare di continuare con le dinamiche virtuose del Qatar: trascorrere un buon venerdì e un buon sabato per arrivare alla Sprint e al GP nella migliore posizione possibile in classifica. Voglio davvero correre con la MotoGP su questo circuito”. Poche parole e pure senza troppa fantasia, perché una cosa è chiara già da adesso: Pedro Acosta è uno che le cose più importanti le dice con il polso destro.
A sottolinearlo è anche chi lo conosce bene. Ossia Nicolas Goyon, team manager di GasGas: “Poco più di una settimana fa abbiamo lasciato il Qatar dopo un primo round da sogno in cui abbiamo visto il nostro debuttante Pedro Acosta brillare per tutto il fine settimana – ha detto - Si è qualificato per la Q2 dopo le prove, ha segnato i suoi primi punti nella Tissot Sprint e ha concluso il fine settimana con un risultato tra i primi 10 nella gara principale, qualcosa che non accadeva a un debuttante dal 2021. Nella Red Bull GasGas Tech3 siamo tutti ansiosi di vedere il suo talento esprimersi in un circuito atipico come Portimao, dove ha già vinto la scorsa stagione in Moto2”.
Occhi puntati sul giovanissimo Pedro, quindi, con il fine settimana di cui è stato protagonista in Qatar che fa ancora parlare. Dagli Stati Uniti, infatti, è arrivata anche l’analisi del noto giornalista Danni Noyes, che ha portato alla luce numeri significativi. “Acosta ha segnato il giro più veloce nel suo primo Gran Premio ed è stato anche il pilota più giovane nella storia del campionato del mondo a riuscirci, ma la cosa impressionante è un’altra – ha detto Noyes – In Qatar ci sono stati 18 sorpassi o cambi di posizione in gara tra i primi dieci. Ma in 10 dei 18 sorpassi c’è stato di mezzo Pedro. Cioè, se non fosse stato per Pedro Acosta ci sarebbero stati solo otto sorpassi a Losail”.