Dopo aver perso il mondiale all’ultimo giro durante il Gran Premio di Abu Dhabi, Lewis Hamilton si è chiuso nel silenzio e, da allora, a parlare è stato il team principal della Mercedes Toto Wolff che ha spiegato come la scelta del pilota fosse da attribuire alla rabbia e delusione a seguito della decisione presa dal Direttore di Gara Michael Masi negli ultimi giri della corsa cambiando l’esito di una gara che fino a quel momento dava per favorito il numero 44, per poi aggiungere che neanche lui fosse a conoscenza dei piani futuri dell’inglese.
Secondo Jacques Villeneuve invece ai fatti andrebbe data una chiave di lettura rispetto a quella di Toto Wolff: per l’ex campione del mondo, infatti, la causa del lungo silenzio di Lewis Hamilton sarebbe da attribuire al comportamento anti-sportivo dell’austriaco: “Io interpreto il suo silenzio anche come un modo per prendere le distanze da Wolff. Perché si può perdere con stile, invece Toto si è comportato come qualcuno che gioca a Monopoli ma, perché sta perdendo, butta tutto all’aria – ha detto il canadese intervistato dalla Gazzetta Dello Sport - Per me ha creato un danno di immagine. E Hamilton su questo tema è sensibile perché pensa al suo futuro in America, forse a Hollywood”.
Per quanto riguarda invece il futuro di Hamilton anche l’ex pilota è incerto su cosa deciderà di fare poiché secondo lui la decisione non sarebbe legata alle indagini della FIA sul GP di Abu Dhabi ma alla competitività della macchina che Mercedes gli metterà a disposizione per provare a vincere l'ottavo titolo e superare così Micheal Schumacher: “Si ritira o continua a correre? Dipende dalla bontà della nuova Mercedes, se sarà facile vincere o meno – per poi concludere - Se diventasse complicato…Lewis è un po' stanco, ha trascorso stagioni tranquille dopo il ritiro di Nico Rosberg e di certo non voleva vivere un anno come è stato l'ultimo. Pensava di arrivare ai record con facilità e non è andata così”.