“Per diverse stagioni hanno potuto contare sulle informazioni di otto moto, mentre gli altri su quelle di quattro e qualcuno anche di due. Il cinquanta per cento in meno è follia” – Sono parole di Pol Epargarò, oggi collaudatore di KTM e commentatore della MotoGP per DAZN Spagna che, dopo il GP d’Austria, ha provato insieme ai colleghi di As.com a “fare le carte” al Motomondiale. Prevedendo che cosa? Prevedendo, prima di tutto, la fine dell’era Ducati, già a partire dal 2025.
“Attualmente lottare con le Ducati è molto difficile – ha ammesso Espargarò – ora sono nettamente superiori e penso che questo sia frutto di tanti anni di lavoro, dell’avere tante informazioni che altri marchi non hanno avuto. Ma è normale, loro hanno avuto otto moto in pista per tanti anni. Avere la metà delle moto in meno delle moto in pista è follia. Ma pian piano questa tendenza si invertirà, a partire dal prossimo anno, in cui perderanno un team e diversi piloti molto veloci. Noi stiamo lavorando tantissimo per raggiungere le Ducati e sono convinto che l’anno prossimo sarà l’inizio della fine del loro dominio”.
Il motivo principale della “previsione” di Pol Espargarò, quindi, sta nel fatto che con il passaggio di Pramac a Yamaha a Borgo Panigale perderanno i riferimenti di altre due moto, mentre tutte le altre squadre, in virtù delle nuove regole sulle concessioni avranno la possibilità di maggiori modifiche e soprattutto di mettere parecchi più chilometri sotto le ruote. Oltre che piloti forti soffiati proprio a Ducati. “In Austria abbiamo sofferto tutti, ma quelli che meno hanno faticato in rapporto alle Ducati siamo stati noi con la KTM” – ha concluso il collaudatore spagnolo. L’obiettivo, quindi, è quello di lavorare ancora, provando sempre nuovi sviluppi e magari mettendo a punto già da adesso la moto del 2025, per farsi trovare immediatamente pronti.
Per riuscirci, in KTM hanno anche deciso di puntare ulteriormente su Dani Pedrosa, che avrà maggiori responsabilità già dal 2025. La testata SpeedWeek, molto vicina a KTM e in particolare a RedBull, riporta, infatti, di un incontro tra il patron di KTM, Pierer e altri dirigenti del marchio austriaco in cui sarebbe emersa la volontà di affidare a Kurt Trieb e Wolfgang Felber, che gestiscono il rispettivamente i reparti motori e telai, la direzione tecnica del reparto racing dopo l’addio di Fabiano Sterlacchini e la scelta di dare a Dani Pedrosa maggiori responsabilità all'interno dell'area di sviluppo della RC16. Quasi carta bianca su tutto ciò che riguarderà lo sviluppo del prototipo austriaco all’oggi trentottenne pilota spagnolo che già da anni, dopo la decisione di lasciare la Honda e le corse, è il pilota di riferimento del test team.