Vedere le colline semi vuote al Mugello, in un sabato da MotoGP, era una cosa a cui non eravamo abituati ed è sembrato quasi un avviso: è finita un epoca. Poi, a mente fredda, si è parlato molto delle motivazioni, dall’assenza di Valentino Rossi - che pure al Mugello ci è venuto a ritirare un premio - alla concomitanza con il GP di Monaco per la Formula 1, oltre (e soprattutto) all’incertezza generale causata da pandemia e guerra.
Altra cosa certamente vera è che andare alle corse ha un prezzo, spesso troppo alto per una famiglia come ce ne sono tante nel nostro paese: biglietti, trasferta, pranzi, carburante diventano tutti modi per spendere una buona metà dello stipendio in un paio di giorni. Dopo aver litigato a mezzo stampa, Carmelo Ezpeleta e gli organizzatori del GP d’Italia hanno cercato di trovare un accordo per rendere la MotoGP qualcosa di diverso, di migliore. Anche perché l’alternativa è soltanto chiudere, rinunciare all’appuntamento o spostarlo altrove. Ma un altro tracciato come il Mugello non solo non esiste in Italia, non c’è nel resto del mondo.
Dal 2023 ci sarà la gara di sabato, e poi la domenica la parata dei piloti e, una volta finita la corsa, l’invasione di pista come ai tempi d’oro. Non solo, anche sportivamente le cose sono cambiate. Quest’anno la MotoGP parla di nuovo italiano, cosa che non succedeva dal 2009 di Valentino Rossi, e ci restituisce un dualismo tutto nostro che può vendere un gran numero di biglietti. Biglietti che, fino al 18 marzo, verranno venduti con un forte sconto, eon un primo prezzo di 59 euro per un circolare prato valido per la domenica. A comunicarlo i profili social del circuito, che già da qualche settimana hanno aperto alle prevendite biglietti su TicketOne.
Come andrà? È presto per dirlo, ma è facile immaginare un bel passo in avanti rispetto all’anno scorso. Per i prezzi più accessibili e la comunicazione iniziata in tempi più ragionevoli, ma non soltanto: la MotoGP, con Ducati e due piloti italiani a guidarla, è una storia popolare, da quotidiano generalista. Per tutti gli altri i motivi per esserci sono moltissimi, a partire da Marc Marquez e Fabio Quartararo, fino a quello che continua ad essere uno degli eventi motoristici più spettacolari al mondo.