Per Jack Miller non è il momento più felice della carriera. Il pilota australiano è senza una sella per la prossima stagione e i risultati fanno fatica a arrivare. Però il buon vecchio Jack non perde l’occasione per distrarsi e rendersi protagonista di qualche pataccata da romagnolo vero (anche se è australiano) e anche a Assen ne ha combinate un paio delle sue. La prima in prova, quando ha rischiato di travolgere Jorge Martin e di mandare in frantumi sia la sua moto sia la Ducati del leader della classifica mondiale. La seconda, invece, in gara.
A “fregarlo”, in entrambe le situazioni, è stata la distrazione. “Con Martin ho rischiato di brutto – ha raccontato – E’ colpa mia perché mi sono girato un attimo a controllare la situazione dietro e quando ho rimesso gli occhi sulla pista me lo sono trovato lì. Però sono riuscito a schivarlo e è andata bene”. Queste le parole del pilota di KTM che alla fine ci ha anche scherzato su con la tipica espressione del ragazzino beccato a combinare qualche bischerata. Più o meno la stessa espressione di quando, appena due giorni dopo, ha raccontato al giornalista Simon Patterson quello che invece gli è successo in gara. “Durante la gara ho alzato gli occhi per guardare uno dei maxischermi che sono a bordo pista e a un certo punto ho visto che Pecco Bagnaia aveva appena fatto un giro fermando il cronometro sull’1,31. Sono quasi caduto per lo shock”.
Al di là del passaggio giocoso e della situazione descritta anche in maniera teatrale da Miller, che può far sorridere, quanto raccontato dall’australiano dice tanto – laddove ce ne fosse ancora bisogno – su quanto Pecco Bagnaia andasse forte a Assen e, soprattutto, su quanto le Ducati Desmosedici 2024 siano incredibilmente più performanti di tutte le altre, almeno sul circuito olandese. Una superiorità che adesso KTM, come tutte le altre avversarie di Ducati, dovranno arginare già dal Sachsenring. Il racconto di Miller dice tanto, però, anche sullo stato d’animo di un ragazzo che alla fine del 2022 aveva avuto l’opportunità di guidare ancora una delle rosse di Borgo Panigale su sponda Pramac, ma aveva preferito accasarsi in KTM salvo poi ritrovarsi “sbattuto fuori” dopo solo due stagioni e con appena tre ore di preavviso rispetto al comunicato stampa ufficiale della stessa KTM. Miller, insomma, nel bel mezzo di un GP s’è ritrovato a guardare dal maxischermo ciò che poteva essere suo e che rappresenta, probabilmente, l’errore più grande della sua carriera. Il tutto mentre era impegnato nel bel mezzo di un gran premio a difendere l’undicesima posizione.