La faccia ce la mette lui. Sempre e comunque. Alberto Puig non sarà il più simpatico dei team manager e nemmeno quello più aperto ai buoni rapporti con gli operatori dell’informazione, però indietro non ci si tira e anche adesso che in Honda va tutto male sta provando a tenere diritta la barra. Come? Salvando il salvabile e cercando di puntare la luce – o il lumicino che resta – sulle cose positive.
L’ex pilota e oggi manager spagnolo continua a ripetere che, anche se non si vede, in HRC si sta facendo un gran lavoro e che gli ingegneri giapponesi stanno perdendo anche il sonno per capire come far andare forte la RC213V. Qualcosina, per la verità, s’è anche vista. Ma è chiaro che non basta. Anche perché gli avversari di Yamaha, che pure navigano in una situazione analoga, riescono a essere molto più vistosi e incisivi in ogni loro mossa. Di fatto Lin Jarvis, che è il corrispettivo di Alberto Puig in Honda, ha portato a casa molto: la conferma di un top rider come Quartararo, il rinnovamento di tutta la squadra con l’innesto di tecnici italiani e, non ultimo, l’arrivo del Team Pramac. Tutto abbondantemente pagato, sia inteso, ma che dimostra una reale volontà di tirarsi fuori dal fango. Cosa che, invece, in Honda fanno fatica a dimostrare.
Alberto Puig, però, ci prova lo stesso. Come? Spiegando che l’ingaggio di Aleix Espargarò come collaudatore per il prossimo anno è – al di là di quello che dice Ramon Forcada – la mossa in più di Honda per il futuro. Poco, decisamente poco per salvare il soldato Puig, ma forse non così poco da lasciar presagire un cambio al timone del team ufficiale di Honda (che ha perso pure lo sponsor Repsol). “Siamo convinti – ha spiegato Puig a Paddock-GP – che Aleix Espargarò sia ancora un pilota molto veloce. Ha corso per molti anni e per molti costruttori e quindi conosce benissimo la MotoGP e le caratteristiche di tanti prototipi. Inoltre è ancora in gran forma, quindi pensiamo che possa aiutarci percorrere diverse strade, provenendo da un altro produttore. Ma è anche vero che oggigiorno, con tutto il programma di test che abbiamo, avere un solo collaudatore come Stefan Bradl è troppo poco”.
Quasi un modo per lasciar intendere che il vero colpo di mercato della Honda è Espargarò o, comunque, per attaccarsi alla speranza che lo spagnolo di Aprilia possa bastare da solo a riportare HRC a giocarsela con Ducati, Aprilia e KTM. E’ chiaro che non basterà, perché quello che serve, come ormai ribadiscono ogni santa domenica gli stessi piloti della Honda, è un radicale cambio di mentalità. Ecco perché al momento si parla anche della possibilità dell’arrivo di Fabiano Sterlacchini, fresco di separazione da KTM dopo i tanti anni trascorsi con Ducati. Puig, però, al momento taglia corto e non risponde, limitandosi a riportare il discorso sull’unica vera novità di casa Honda: “Aleix Espargarò potrebbe fare anche qualche wildcard”.