La Gresini Racing che porta una capra a Marc Marquez nel paddock di Lusail è uno dei motivi per cui l’intelligenza artificiale non sostituirà mai davvero l’uomo. Non solo: è la direzione che Dorna dovrebbe prendere per raccontare al mondo la MotoGP senza incartarsi in sigle pompose, serie su YouTube dal dubbio valore promozionale e, addirittura, carrellate di sticker WhatsApp elargite ai fan. Insomma, è la direzione che Don Carmelo e soci dovrebbero considerare per arrivare alla gente senza scimmiottare la Formula 1: le corse in moto sono spontanee, vere come le scenette di Valentino Rossi e dirette come questa roba qui, un caprone nel paddock col collare azzurro della Gresini Racing per celebrare l’arrivo di Marc Marquez in un team privato. Che poi, come hanno fatto a portare una capra di queste dimensioni nel paddock? Lo abbiamo chiesto a Cristian Massa, Communication Director di Gresini Racing: “Lo scorso novembre, in Qatar, scherzando con un amico di Dorna, si diceva che sarebbe stato divertente portare una capra azzurra alla prima gara del 2024. La cosa era rimasta lì, una boutade. Questo inverno ne abbiamo parlato ancora, anche perché da queste parti hanno organizzato una gara di cammelli e per promuoverla gli animali si sono fatti il giro del circuito. Sembrava una cosa un po’ a rischio perché il rispetto per gli animali è fondamentale, invece è andata bene. Ah, ci tengo a dire che Nadia (Padovani, Team Owner, ndr.) e gli altri della squadra non sapevano niente, per loro è stata una sorpresa”.
A questo punto la capra bisognava trovarla, non esattamente un lavoro semplice. “Mi hanno confermato che capra e pastore c’erano questo lunedì”, continua a raccontare Cristian. “Solo che quando mi hanno mandato le foto io per una questione di prospettiva ho pensato che fosse una capretta carina, dolce, invece sta cosa qui è un affare di un metro e trenta d’altezza. Hai capito? una bestia!”. Questa, di fatto, è appena diventata una di quelle storie che si potranno raccontare per anni davanti a una birra, pensando a quei tempi che non tornano più: riconoscerli in quanto tali aiuta a goderseli.
Ad ogni modo, il momento che ha fatto il giro del mondo è un altro, ovvero quando un Marc Marquez del tutto all’oscuro dei fatti si è ritrovato la capra fuori dal box: “Quando è arrivato e si è trovato la capra lì un attimo ci è rimasto… poi si è messo a ridere alla sua maniera, è impazzito. Ha provato ad avvicinarsi ma effettivamente non era una caprettina dolce da tenere in braccio, anche il pastore faceva fatica a tenerla. La capra aveva un collarino azzurro Gresini, per far capire un po’… secondo me questo Meet The Goat ha funzionato. Qualcuno ha pensato che fosse la capra, qualcun altro che fosse Marc e qualcuno ha anche detto che c’era Valentino Rossi nella foto, ma mi sembra un po’ difficile: o Vale è una capra, o Vale è Marc, in ogni caso non mi sembra un grandissimo complimento per Valentino Rossi. Sta di fatto che nessun animale è stato maltrattato per questa storia”.
Soprattutto, aggiungiamo noi, questa capra sta facendo il giro del mondo. Qualche anno fa Daniel Ricciardo si è presentato nel paddock della Formula 1 ad Austin in sella a un cavallo, all'epoca Graziano Rossi portava una gallina al guinzaglio e oggi Marc Marquez si trova con una capra fuori dal box. È questo il modo per alzare il livello in MotoGP. Meno parate e più scene così, al netto del coinvolgimento o meno di animali. Il problema vero? Le idee ti vengono gratis, ma non le puoi comprare.