Luca Marini non ha tempo per i gossip. Mentre nel paddock si rincorrono le voci sui tentativi di Honda di mettersi un top rider nel box, con tanto di “caso Martin” sulla bocca di tutti, il pilota del Team Castrol si conferma perfetto interprete del pragmatismo e taglia corto: "È chiaro che spero di restare l’anno prossimo, ma è anche normale che si parli di queste cose, visto che sono un pilota con un contratto in scadenza". Nessun fastidio, quindi, rispetto a chi lo vorrebbe già con uno stivale fuori dal box della squadra ufficiale di HRC, anche perché le cose sembrano stare in maniera esattamente opposta. "Io e Honda stiamo parlando da diverse settimane per trovare la soluzione migliore per entrambi – ha affermato - credo sia continuare così, visto che stiamo ottenendo molti risultati. Io non ho un contratto uno più uno, ma un biennale secco, quindi non c’è un termine prossimo per decidere".

Il pesarese è l’unico pilota in MotoGP ad aver conquistato punti in tutte e sei le gare domenicali di questo 2025 e è consapevole di poter trasforma la costanza in appiglio per la trattativa. Soprattutto adesso che è convinto che fare di più è possibile e che è pure ancora un po’ arrabbiato per come sono andate le cose a Le Mans: “Un’occasione simile capita una o al massimo due volte a stagione. Però sono abbastanza soddisfatto delle prestazioni sul bagnato e qui a Silverstone il meteo può sempre riservare sorprese. Inoltre questa è una buona pista per la MotoGP, perché è larga, si può sfruttare molta coppia del motore ed è un piacere correre qui. Ma bisogna gestire l’aderenza alle basse temperature. Credo che anche qui avremo il potenziale per lottare per la Top 10".

Il fine settimana, quindi, gli interessa molto di più di tutto quello che si può dire sul mercato, anche se è su quell’argomento che gli tocca tornare poco dopo. “In Honda – ribadisce ancora - hanno capito molto chiaramente il mio valore e quanto li sto aiutando a sviluppare la moto. Apprezzo molto il loro riconoscimento e ne sono felice. Sono stato in Giappone e abbiamo lavorato un po’ anche in galleria del vento, oltre che sull’ergonomia della moto del prossimo anno. Ci siamo concentrati anche su altri dettagli che erano rimasti un po’ indietro". Un modo per dire, neanche troppo implicitamente, che avrà tra le mani una Honda anche l’anno prossimo e che, comunque, tutto quello che si dice sul mercato non lo destabilizza più di tanto. “Sicuramente – ha spiegato – non ci penso nei fine settimana di gara. E’ chiaro che può capitare di farsi distrarre, ma non certo a ridosso di un gran premio. Sicuramente sarebbe tutto più facile se ci fosse una finestra di mercato prefissata, come nel calcio”.
Con “l’affare Martin” che sembra sfumato prima di essere concretamente nato, è più che probabile che la line up di Honda resti la stessa, con Zarco che resterebbe in LCR ma con un ingaggio ritoccato al rialzo e lo stesso trattamento degli ufficiali. Mentre nel team factory, paradossalmente, a rischiare di più sembra essere Joan Mir, nonostante un contratto che non scadrà prima della fine del 2026. Perché ok i fuochi d’artificio, ma a volte, come la storia di Luca Marini sembra insegnare, una candela accesa serve molto di più quando intorno è solo buio.