La MotoGP a stelle e strisce, rinnovata da quella stessa impronta con cui Liberty Media ha rivoluzionato lo spettacolo della Formula 1 negli ultimi anni, avrebbe dovuto debuttare tra qualche giorno, nel 2025. Sembrava cosa fatta e scontata lo scorso aprile, quando in una conferenza stampa speciale adibita nella plancia del Circuit of The Americas Carmelo Ezpeleta (CEO di Dorna) annunciava la cessione graduale dei diritti della top class al colosso statunitense. Ebbene, il passaggio di proprietà sarà molto più graduale di quello che si pensava (anzi, è proprio appeso ad un filo), perché l'indagine della Commissione Antitrust dell'Unione Europea - presieduta dalla spagnola Teresa Ribera - è diventata formale, entrando nella fase due. In poche parole? Significa incertezza, tempi che si dilatano, un'operazione da quattro miliardi di euro (i dettagli li abbiamo approfonditamente raccontati qui) che viene fortemente messa in discussione. Anche perché i precedenti non sono esattamente promettenti: nel 2006 la stessa commissione costrinse CVC Capital Partners a completare l'acquisizione della Formula 1 prima di mettere le mani sulla MotoGP, che restò infatti salda sotto l'egida di Carmelo Ezpeleta.
Ed è proprio Carmelo Ezpeleta, in un comunicato stampa, ad allontanare dubbi e preoccupazioni. Da se stesso sicuramente, ma anche dalla mente degli appassionati, che non possono certo definire fallimentare la gestione ultratrentennale (sopravvive dal 1992) della MotoGP da parte di Dorna Sports. Un binomio storico che, se l'evoluzione di quest'indagine dovesse impedire il passaggio di proprietà, potrebbe prolungare la propria storia. Sarebbe il male minore, forse non sarebbe nemmeno un male. Anche se Carmelo non è della stessa idea: "Ci aspettiamo che questa acquisizione riceva la necessaria approvazione dell'UE e siamo entusiasti della potenziale opportunità di lavorare con Liberty Media. Nel frattempo, rimaniamo impegnati nella nostra strategia di portare lo sport a nuovi livelli e di continuare il nostro impressionante tasso di crescita per espandere ulteriormente la nostra base di fan globale di oltre 500 milioni. La stagione 2024 ha visto per la prima volta contare più di tre milioni di fan e sei circuiti hanno stabilito record per i loro eventi. Il GP di Francia ha battuto il record di presenze. Guardando al futuro, non vogliamo solo più o meno la stessa cosa, vogliamo ancora di più”. Chissà come andrà a finire questo sogno americano.